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Risultati dell'Eurobarometro 74

Data: 07/02/2011

L'incertezza degli italiani riguardo al futuro sta diminuendo, anche se di poco.

Tra la primavera e l’autunno 2010 coloro che ritengono che la crisi sia ormai alle spalle sono passati infatti dal 40% al 43%. Ma la maggioranza degli intervistati rimane convinta che per l'occupazione il peggio debba ancora venire: sono ben il 44%, con un leggero calo rispetto al precedente 47%.

Un altro dato che evidenzia la percezione dell'impatto della crisi sull'economia reale è quello secondo cui l’86% degli italiani ritiene negativa la situazione occupazionale nel paese. Dato peraltro in netto contrasto con un altro, secondo cui la maggioranza assoluta del campione italiano (54%) è soddisfatto della propria situazione professionale (nella primavera 2010 erano il 48%).

In questo contesto sono soprattutto i giovani ad essere pessimisti. Infatti appena il 41% del campione tra i 15 e i 24 anni pensa che gli effetti peggiori sul mercato del lavoro si siano già verificati, mentre tra gli adulti di età compresa tra i 40 e i 54 anni gli ottimisti salgono al 48%.

A livello europeo questo dato si ribalta, giacché nel resto d'Europa i giovani sono più ottimisti dei propri genitori e nonni: fuori dall'Italia il 44% dei giovani tra i 15 e i 24 anni si dichiara infatti ottimista, mentre il pessimismo aumenta con l’età, registrando il 42% tra gli adulti e soltanto il 38% tra gli anziani di età superiore ai 55 anni.

Le risposte fornite dal campione italiano evidenziano con forza la necessità di cambiamenti e rivelano la presenza uno spiccato spirito di solidarietà. La stragrande maggioranza degli intervistati invoca infatti riforme urgenti, mentre ben il 78% si dice pronto a fare sacrifici immediati per garantire un futuro meno incerto alle prossime generazioni.

E' particolarmente significativo che per far riemergere l’economia europea, gli italiani suggeriscano di migliorare l'istruzione e la formazione professionale (46%). In secondo luogo, propongono di investire in innovazione e ricerca. In questo contesto è importante sottolineare il giudizio positivo espresso dalla maggioranza riguardo agli obiettivi della nuova strategia Europa 2020.

L’Unione europea continua a trasmettere un’immagine positiva al 53% degli intervistati, e questo si trasforma in fiducia per il 47% di loro.

Gli italiani si rivelano poi assai più entusiasti di altri europei riguardo alla moneta unica, tant'è vero che il 68% di essi guarda con favore all’Unione economica e monetaria europea basata sull’euro, mentre la media europea è rispettivamente del 45 % e del 56%.

Sito web: http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/comunicazione/eurobarometro_74_2011_it.htm


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