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Registri di imprese verso l'interconnessione

Data: 08/03/2011

Aiuterà aziende e cittadini a disporre di informazioni dettagliate su altre aziende con diminuzione di costi e risparmio di tempo. La Commissione adotta una proposta che sarà vagliata dal Parlamento europeo.


25 Febbraio 2011

La Commissione ha adottato una proposta per interconnettere i registri delle imprese all'interno dell'Unione Europea.
Questa decisione rappresenta un passo importante per il sistema imprenditoriale in quanto facilita il reperimento delle informazioni sulla forma giuridica di una società, la sua sede, il capitale e rappresentanti legali e tanto altro con risparmio di costi e tempo. Infatti, rendere disponibili le informazioni delle imprese nel contesto europeo aiuta le stesse nel momento di istituire filiali, condurre scambi transfrontalieri, fornire servizi transfrontalieri all'interno dell'Ue, trovare partner commerciali e consente alle aziende di scoprire un altro business in altri paesi dell'Ue.
E 'necessaria anche nei casi di fusioni transfrontaliere o procedure di trasferimento di sede.

I registri di imprese sono attualmente organizzati a livello nazionale, regionale o locale, e non hanno la capacità di condividere le informazioni in modo efficiente e trasparente.

La proposta invita tutti gli Stati membri a far sì che i i loro registri commerciali siano disponibili anche in via elettronica. Questo aiuterà i registri delle imprese a fornire informazioni affidabili e aggiornate sullo stato della società e delle filiali in Europa.
Questo migliorerà la cooperazione tra i registri delle imprese nelle transazioni transfrontaliere e fusioni, garantendo un migliore collegamento elettronico tra di loro.
Il terzo aspetto riguarda il miglioramento dell'accesso transfrontaliero alle informazioni di business ufficiali per le parti interessate, quali i consumatori, partner attuali o potenziali, l'amministrazione fiscale e la giustizia in tutta l'Ue.
Si stima che facilitare l'accesso transfrontaliero elettronico alle informazioni di business potrebbe generare un risparmio annuale di oltre 69 milioni di euro.
La Commissione, nel rapporto 2009 sul commercio elettronico, ha dimostrato che questa interoperabilità serve anche ai consumatori. Infatti, nel 2008, il 33% delle persone nell'Ue ha ordinato online, ma gli acquisti transfrontalieri ha raggiunto solo il 7%. Una delle principali cause di questi risultati è la difficoltà di stabilire se un venditore fosse degno di fiducia, soprattutto quando mancavano informazioni e vi sono problemi di lingua.
La proposta di oggi dovrebbe accrescere la fiducia e la trasparenza del mercato unico europeo, garantendo un ambiente di lavoro più sicuro per i consumatori.

La proposta passerà agli Stati Membri e al Parlamento.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito della Commissione europea.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1381,00.html


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