Data: 08/03/2011
Pier Antonio Panzeri spiega perché è stato fra i 128 eurodeputati contrari all'accordo commerciale che entrerà in vigore a luglio. Dario Colombo
18 Febbraio 2011
L'accordo di libero scambio fra Ue-Corea è passato con 465 voti a favore e 128 contrari. Fra questi ultimi, come ammesso in conferenza a Milano, c'è anche il voto di Pier Antonio Panzeri.
L'europarlamentare italiano ha motivato il proprio no perché con questo accordo «si è favorito troppo la Corea e si è messo un difficoltà il nostro settore manifatturiero».
Secondo Panzeri il rapporto servizi-prodotti scambiati non è equo. Il caso più eclatante di sbilanciamento è quello del settore automobilistico, in cui l'Europa è importatore netto di prodotti.
Panzeri ha esemplificato: «se crolla una banca abbiamo i meccanismi per assorbire l'evento e per salvare i correntisti. Ma se a cadere è un intero sistema produttivo il problema cambia e non esistono possibilità di recupero».
In questo contesto, per Panzeri, anche la clausola di salvaguardia stipulata non offrirebbe le sufficienti garanzie di tutela per il sistema produttivo europeo.
Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1355,00.html
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