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La sicurezza è un'industria? Dite la vostra

Data: 29/03/2011

Le nuove tecnologie sono parte integrante della vita dei cittadini, tuttavia imprevisti umani o naturali possono cambiare il corso degli eventi. Garantire maggiore sicurezza aiuterà la prevenzione. La Commissione europea avvia una consultazione pubblica a riguardo.


15 Marzo 2011


"L'industria della sicurezza è un fattore importante per il funzionamento della nostra società. Andrebbe pertanto superata l'attuale frammentazione del mercato che riduce la competitività dell'industria europea della sicurezza e ne pregiudica la capacità di offrire le tecnologie necessarie a garantire la sicurezza dei cittadini europei".

Questa la spiegazione di Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea responsabile per l'industria e l'imprenditoria, alla consultazione avviata il 14 marzo 2011.

Oggi si dipende sempre più dalle tecnologie che dominano l'attività di tutti i giorni dei cittadini, basta pensare alle reti di distribuzione dell'elettricità, Internet, i trasporti pubblici, l'aviazione o le telecomunicazioni.

Tuttavia, gli incidenti di origine umana o le catastrofi naturali, come quelli di questi giorni, possono arrecare grave danno alla popolazione e all'ambiente, oltre a provocare problematiche economiche.

Affinchè le tecnologie abbiano un adeguato sistema di sicurezza, è stata avviata una consultazione pubblica con l'intento di fornire alla Commissione un quadro contenente i punti di vista delle parti interessate, dalle amministrazioni pubbliche, all'industria, alle Ong e ai cittadini.

La consultazione si concentra su tre aspetti: in primis, i mezzi per superare la frammentazione del mercato, in secondo luogo il rafforzamento della base dell'industria della sicurezza attraverso una maggiore cooperazione tra i fabbricanti, gli integratori di sistemi e i fornitori di servizi da un lato e i clienti dall'altro. Infine, la dimensione sociale della sicurezza, ossia assicurare che le tecnologie della sicurezza rispettino le norme sulla privacy.

La consultazione pubblica sarà aperta fino al 13 maggio 2011 ed è reperibile sul sito "La vostra voce in Europa".

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,76_ART_1438,00.html


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