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Presidenza ungherese: le quattro priorità

Data: 29/03/2011

L'ambasciatore Jànos Balla ha esposto a un incontro pubblico milanese il programma della presidenza ungherese e le quattro priorità alla base dei programmi dei primi sei mesi del 2011.

Valentina Lops


10 Marzo 2011


Il semestre di presidenza ungherese dell'Unione europea è il tema dell'incontro che si è tenuto il 9 marzo 2011 presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Statale di Milano.
Ospite d'onore l'ambasciatore ungherese Jànos Balla che ha parlato delle priorità che la presidenza intende portare avanti nei primi sei mesi del 2011.

La presidenza ungherese arriva dopo quella spagnola e belga e si basa su priorità e attività già iniziate in precedenza.
Pertanto, per rispondere al meglio alle necessità dell'Europa, porterà avanti i progetti già avviati e, allo stesso tempo, ha stabilito altre priorità.

In particolare, la presidenza ha in programma il raggiungimento di quattro priorità: crescita occupazionale e inclusione sociale, Europa più forte per il futuro, Europa più vicina ai suoi cittadini e, infine, l'allargamento.

La prima priorità necessita di una ristrutturazione del sistema economico, finanziario e monetario affinchè siano prevenute crisi come questa o affrontarle nel migliore dei modi.
In quest'ambito ci sono già sei proposte che la Commissione ha presentato al Consiglio.

Nel contesto della seconda priorità, la presidenza ha già realizzato una delle prime attività previste ossia il Collegio europeo straordinario sulla questione energetica in cui gli Stati membri hanno accolto favorevolmente le proposte volte a rafforzare la sicurezza energetica, creare un mercato comune dell'energia e costruire infrastrutture.
In particolare, sulla questione infrastrutturale, la presidenza si impegnerà a creare una rete unificata per il trasporto dell'energia, un mercato integrale dove non sarà possibile giocare con i prezzi del petrolio.

Per la terza priorità, la presidenza ha elaborato una direttiva sulla gestione dei flussi migratori e asilo politico.
Non solo, la presidenza osserva attentamente il motto europeo "Uniti nella diversità" per stabilire il rispetto degli Stati membri del principio della solidità e solidarietà.

In merito alla quarta e ultima priorità, la presidenza sta dedicando la sua attività al processo di adesione della Romania e Bulgaria alla zona Schengen. Unico problema Francia e Germania che modificano spesso le condizioni per accedervi.
Inoltre, per quanto conerne l'adesione di altri Stati all'Unione Europea, la presidenza continuerà l'allargamento ribandendo che il vero successo sarà la conclusione delle trattative di adesione con la Croazia.
La presidenza è inoltre favorevole a elaborare un parere sulla possibilità di includere anche Serbia, Macedonia e Turchia.

Durante l'incontro, è stato posto l'accento anche sulla questione dei media, tanto dibattutta tra Consiglio e Parlamento europeo il quale ha chiesto all'Ungheria di modificare la legge sui media. L'ambasciatore ha precisato che la questione è nazionale non internazionale. Tuttavia, il Paese ha già apportato parte delle modifiche richieste dalle organizzazioni europee.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1426,00.html


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