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Pmi: Collino delinea una politica industriale europea

Data: 29/03/2011

Richiamo a investimenti in innovazione e ricerca per sostenere il 37% del Pil europeo. Serve de-burocratizzare la macchina, tutelare i marchi d'origine e far partecipare i lavoratori agli utili.


09 Marzo 2011


Per Giovanni Collino «è necessaria una politica industriale europea». Lo ha espresso durante la sessione plenaria, spiegando che mentre il sistema manifatturiero in Europa é in declino, negli Stati Uniti, in Giappone e Cina è in forte espansione.

Per l’europarlamentare italiano è pertanto indispensabile che «l'Europa delinei una strategia politica industriale comunitaria, che integri tutte le sinergie già esistenti e permetta un processo di crescita intelligente».

Laddove si fanno investimenti in innovazione e ricerca c’è una politica industriale dinamica e vigorosa. Qualche dato fornito: per le alte tecnologie gli Stati Uniti hanno un valore aggiunto del 13 %. Nell’Ue scendiamo al 5 %.

«L'industria rappresenta il 37 % del Pil d'Europa» ha detto Collino. Un dato che impone una nuova politica industriale: «Il nuovo approccio strategico deve essere accompagnato da un forte investimento nella formazione e ricerca, per predisporre risorse umane altamente specializzate, soluzioni innovative, maggiore efficienza nell'utilizzo delle risorse».

L'europarlamentare ha ipotizzato iniziative di de-burocratizzazione affermando la necessità di concentrarsi sulla questione dei marchi di origine, su un efficiente utilizzo delle risorse energetiche e sull'acquisizione di materie prime.

Collino si è anche soffermato sulla partecipazione dei lavoratori agli utili d'impresa, per costruire un rapporto privilegiato che consenta una crescita rapida, soprattutto per il settore manufatturiero.
E ha citato il Nord Est italiano, che «rimane un sistema produttivo di riferimento», come elemento per il rinnovamento della competitività in Europa.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,76_ART_1416,00.html


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