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Rimborsi Iva e compensazioni regionali aiuteranno lo sviluppo rurale

Data: 19/04/2011

Paolo De Castro sottolinea i progressi apportati con le modifiche al Regolamento Feasr. Strategico il riequilibrio fra programmi, per non perdere risorse a livello nazionale. La parola passa all’Aula e al Consiglio.


13 Aprile 2011

Sono due le importanti novità del voto della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale (Agri) riguardante l'approvazione della proposta di modifica del Regolamento 1698/2005 sul sostegno allo sviluppo rurale.

Le evidenzia in una nota il Presidente della Commissione Agri, Paolo De Castro, che è stato anche relatore del provvedimento. «Dovendo allineare la legislazione al Trattato di Lisbona - esprime De Castro - abbiamo ritenuto strategico armonizzare la politica di sviluppo rurale rispetto all'assetto istituzionale dei vari Paesi Ue. Innanzitutto con l'autorizzazione del rimborso dell'Iva non recuperabile e non rendicontabile per le spese sostenute dalle Regioni. Finalmente i soggetti pubblici non avranno più difficoltà nel reperire le risorse finanziarie necessarie al pagamento di tale imposta ai rispettivi fornitori di beni e servizi».

Per De Castro si tratta di un forte incentivo alla realizzazione degli interventi, che assume un significato ancora più importante in un momento di crisi delle finanze pubbliche e che scongiura il rischio di perdita di risorse comunitarie.

Poi va data evidenza all'approvazione dell'emendamento che autorizza l'applicazione del disimpegno automatico delle risorse sullo sviluppo rurale a livello di Stato membro.

Anche questo, per De Castro, è «un elemento strategico e importante che aumenta l'efficacia e il valore aggiunto dei fondi comunitari attraverso compensazioni finanziarie tra programmi regionali. Dopo il voto di oggi le Regioni in difficoltà non rischieranno, come accaduto in passato, di perdere preziose risorse finanziarie dovendole restituire a Bruxelles».

Quanto alla traduzione in pratica del Regolamento così come uscito dalla Commissione Agri, De Castro si dice fiducioso, come consuetudine, del suo recepimento in sessione plenaria.

Poi spetterà «al Consiglio Ue difendere tali disposizioni che garantiscono alle Regioni una maggiore flessibilità ed efficienza nella gestione delle importantissime risorse comunitarie sullo sviluppo rurale».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,74_ART_1505,00.html


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