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Come potrebbe cambiare (in meglio) il Feasr

Data: 19/04/2011

La Commissione Agri propone modifiche su regime Iva, compensazione e rendiconti, da contrattare ora con il Consiglio. Una svolta efficientista che per La Via punta a ridurre il rischio di perdita di risorse da parte delle Regioni meridionali.

D.C.


12 Aprile 2011

La nuova Politica Agricola Comune sta sempre più delineandosi, susseguendosi i lavori di analisi per l'efficientamento dei meccanismi di sostegno alle politiche agricole europee.
Lavori che prendono in considerazione anche il modo di utilizzare il Feasr (Fondo Europeo Agricolo di Sviluppo Rurale).

La Commissione per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo, Agri, ha infatti approvato le modifiche al Regolamento 1698/2005 sul sostegno allo sviluppo rurale.

Per Giovanni La Via i lavori hanno prodotto alcuni voti che vanno aldilà della semplice procedura di allineamento al Trattato di Lisbona e che possono produrre concreti effetti sull’economia agricola delle nostre regioni meridionali.

In particolare, fa notare l’europarlamentare in una nota «su tre tematiche la Commissione ha introdotto modifiche che andranno contrattate con il Consiglio».

La prima riguarda il regime Iva per il settore agricolo.
La seconda la compensazione tra i livelli di spesa nazionale e regionale.
La terza tematica riguarda la possibilità di rendicontare i lavori effettuati in economia con mezzi e lavoro aziendali nell'ambito dei progetti di investimento finanziati dai programmi di sviluppo rurale.

Per La Via si tratta «di iniziative finalizzate a ridurre il rischio di perdita di risorse europee da parte delle Regioni del Mezzogiorno d'Italia, che hanno forti ritardi nell'attivazione della spesa e di una forte facilitazione alla realizzazione di interventi di miglioramento fondiario in un periodo di crisi utilizzando manodopera e mezzi già in dotazione alle singole aziende».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,74_ART_1502,00.html


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