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Verso un mercato veramente unico, anche con l'e-commerce

Data: 19/04/2011

Tre risoluzioni per far ripartire la piazza europea. Gli eurobond convincono ancora. Serve riconoscere le qualifiche professionali e un passaporto europeo delle competenze. E meno costi per il mobile Internet.


07 Aprile 2011

Tre risoluzioni non legislative sono il contributo del Parlamento europeo al piano d'azione per rilanciare il mercato unico. Le risoluzioni riguardano governance e partenariato, imprese e crescita e la questioni della partecipazione attiva dei cittadini al mercato. Ognuna ha cinque priorità e una serie di proposte concrete, sia legislative che non legislative.

Una guida politica più forte è la chiave per rilanciare il mercato unico, secondo la risoluzione adottata con 595 voti a favore. Il testo suggerisce che sia concesso al Presidente della Commissione un mandato per coordinare e sorvegliare l'implementazione del piano di rilancio, in stretta cooperazione con il Presidente del Consiglio europeo e le autorità nazionali, aggiungendo che il ruolo del Parlamento europeo nel processo legislativo che riguarda il mercato interno dovrebbe essere rafforzato.
I deputati chiedono anche l'attivazione immediata delle procedure d'infrazione nel caso di fallimento dei tentativi di conciliazione e chiedono ai governi nazionali di ridurre il deficit di trasposizione della legislazione.

La creazione di obbligazioni europee per il finanziamento dei progetti per sostenere l'occupazione e l'innovazione e finanziare progetti transfrontalieri d'infrastrutture nel campo dell'energia, del trasporto e delle telecomunicazioni è una delle proposte contenute nella seconda risoluzione approvata con 570 voti.
Il testo indica la necessità di migliorare la fiducia dei consumatori sul commercio online, l'opportunità di crescita per le piccole imprese, e chiede alla Commissione di presentare proposte per rendere le procedure per gli appalti pubblici più efficaci e meno burocratiche.

Ascoltare cittadini, consumatori, utenti dei servizi pubblici e delle imprese e fornire benefici tangibili per ripristinare pienamente la fiducia è il senso della terza risoluzione approvata con 600 voti, che sottolinea come le proposte della Commissione non siano sufficienti.
Il testo chiede di migliorare le regole per il riconoscimento delle qualifiche professionali e la creazione di un passaporto europeo delle competenze e anche di estendere il regolamento su roaming per ridurre i costi della navigazione internet via cellulare, rafforzare i controlli alle frontiere sulle importazioni da paesi terzi, rendere più trasparenti le spese bancarie e garantire la piena portabilità dei diritti relativi alla pensione.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,76_ART_1491,00.html


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