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Latte vaccino Ogm: c’è un rischio Cina

Data: 19/04/2011

Sergio Berlato mette in guardia dalla produzione di latte materno tramite bovini, come risulta avvenga nel paese asiatico. Da evitare in Europa.


07 Aprile 2011

Alcune ricerche sulle mutazioni genetiche e sulla clonazione condotte dalla China Agricultural University hanno permesso, introducendo geni umani in circa 300 mucche, di creare esemplari al 99% identici a quelli normali, ma che sono in grado di produrre latte materno identico a quello umano. Con tale modifica genetica è possibile rinforzare il latte, fornendogli nutrienti che una donna normalmente non produce, ma che dovrebbero far sviluppare più sano e forte il bambino: la lisozima permette di proteggere i bambini dalle infezioni mentre la lattoferrina rafforza il sistema immunitario.

Sergio Berlato, della Commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare, ha presentato un'interrogazione al Parlamento europeo dichiarandosi «preoccupato per i possibili rischi alla salute dei neonati derivanti dalla somministrazione di queste tipologie di latte artificiale, per le quali non sono state ancora condotte ricerche su larga scala, ed anche dalle eventuali conseguenze per la salute degli animali geneticamente modificati. Considerati i benefici del latte materno sulla crescita dei neonati sarebbe opportuno che l'Unione europea finanziasse studi per verificare l'impatto del latte artificiale rinforzato sulla salute umana, testandone così la salubrità e la reale possibilità di sostituirlo, senza conseguenze dannose per la salute umana, nei casi in cui la madre non può sopperire al bisogno del neonato».

Per Berlato, riporta la nota, occorre monitorare queste nuove tipologie di prodotti «evitandone assolutamente l'immissione sul mercato europeo».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,74_ART_1489,00.html


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