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Frodi sui fondi UE: gli eurodeputati chiedono più dati sulle irrregolarità negli Stati Membri

Data: 07/04/2011

I deputati hanno espresso forti critiche per la mancanza d'informazioni su irregolarità e frodi riconducibili alla spesa UE negli Stati membri, deplorando inoltre la mancanza di controllo sulla raccolta dei dazi doganali e il recupero insufficiente dei fondi spesi in modo errato. L'Italia è menzionata in varie sezioni della relazione, insieme a numerosi altri paesi UE.

Il Parlamento ha adottato giovedì una risoluzione elaborata da Ivan Catalin Sorin (S&D, RO), sulla relazione annuale 2009 della Commissione europea relativa alla tutela degli interessi finanziari della Comunità e alla lotta contro la frode. La relazione è stata approvata con 655 voti favorevoli, 3contrari e 18 astensioni.


Relazioni inadeguate - Alcuni tassi di frode "sospettosamente bassi"

Il Parlamento critica fortemente la relazione della Commissione poiché carente di informazioni in materia di frodi e irregolarità e risultato di inadeguate relazioni da parte degli Stati membri. I tassi di sospetta frode in Francia e Spagna sono, ad esempio, considerati "stranamente bassi". Per il futuro, i deputati chiedono una netta divisione tra irregolarità e frodi, in quanto la frode costituisce un reato penale, mentre l'irregolarità è il mancato rispetto di una regola, anche involontario. Desiderano inoltre avere una ripartizione delle frodi e delle irregolarità stimata per singolo Stato membro in modo che possa essere intrapresa l'azione disciplinare nei confronti dei singoli paesi.

Quote significative di fondi UE sono ancora impiegate indebitamente. Il Parlamento invita la Commissione a prendere le misure del caso per assicurare il rapido recupero di detti fondi, in particolare in Italia. Il tasso complessivo di recupero dei fondi è giudicato "catastrofico", in modo particolare per quanto riguarda l'agricoltura e la politica di coesione.


Sanzioni

Il Parlamento invita la Commissione a esercitare pressioni sui paesi dell'Unione europea per fornire dati attendibili e comparabili e a introdurre sanzioni in caso di mancato rispetto degli obblighi di comunicazione. In linea con la relazione sul discarico per il 2009, il Parlamento sottolinea inoltre la necessità che i responsabili locali si assumano la responsabilità politica delle spese effettuate dalle loro autorità nazionali e locali con i fondi UE, spese che rappresentano quasi l'80% della spesa dell'Unione europea.


Risorse proprie

Il Parlamento è anche preoccupato per l'elevato numero d'irregolarità nella riscossione delle risorse proprie in Italia, Austria, Spagna, Romania e Slovacchia e chiede a tali Stati membri di rafforzare i loro sistemi di vigilanza doganale. In particolare, i deputati si dicono seriamente preoccupati per la portata delle frodi che interessano merci importate dalla Cina.


Agricoltura

Nel settore agricolo, il Parlamento invita Austria, Finlandia, Paesi Bassi, Slovacchia e Regno Unito a ottemperare agli obblighi di comunicazione. La Commissione dovrebbe monitorare da vicino la spesa agricola in Italia e in Spagna, dove si riscontrano il maggior numero d'irregolarità e l'ammontare più elevato. Chiede infine di essere aggiornato in merito alle misure correttive specifiche che sono state prese in questi due Stati.


Politica di coesione

I deputati sono profondamente preoccupati per l'elevato tasso di errore nella spesa per la politica di coesione che, nel 2009, era superiore al 5%. Molte delle irregolarità, tuttavia, sono dovute alla complessità delle procedure di recupero e, per tale ragione, il Parlamento chiede alla Commissione di proporre norme semplificate. Anche in questo settore, il recupero degli importi indebitamente spesi dal beneficiario è tutt'altro che soddisfacente.


Fondi di preadesione

Il Parlamento esprime inoltre preoccupazione per il tasso di sospettati di frode in Bulgaria per il Programma speciale di adesione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale (SAPARD) nel 2009, che - per l'intero periodo di programmazione - è del 20% e rappresenta la percentuale più elevata registrata in relazione a tutti i fondi analizzati. D'altra parte, la Repubblica ceca, l'Estonia, la Lettonia e la Slovenia, hanno un tasso di frode pari a zero per quanto riguarda il programma SAPARD, che provoca sospetti circa l'attendibilità delle informazioni riportate o la capacità di rilevamento delle frodi di tali Stati.


Confisca dei proventi di attività criminose

I deputati invitano la Commissione, le competenti agenzie dell'Unione e gli Stati membri ad adottare misure e prevedere risorse per garantire che i fondi UE non siano soggetti a corruzione. Chiedono inoltre l'adozione di sanzioni dissuasive in caso di corruzione e frode, e di accelerare la confisca dei proventi di attività criminose ricollegabili ai reati di frode, evasione fiscale e riciclaggio di denaro.


Per ulteriori informazioni potete consultare il sito riportato di seguito.

Sito web: http://www.europarl.it/view/it/press-release/pr-2011/pr-2011-April/pr-2011-Apr-9.html


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