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Data: 01/06/2011

Notizie dall'Europa


I giovani europei pronti ad andare all'estero

Secondo le ultime statistiche di Eurobarometro, il 53% dei giovani europei è fortemente intenzionato e motivato a trasferirsi in un altro paese europeo sia per studio che per lavoro. Il sogno, però², spesso rimane nel cassetto per la mancanza di denaro che ovviamente scoraggia molti a fare il primo passo. Il sondaggio evidenzia, infatti, un forte divario tra il diffuso desiderio dei giovani di lavorare all'estero e la mobilità della forza lavoro attuale: meno del 3% della popolazione attiva europea vive attualmente fuori dal proprio paese di origine. Le statistiche dimostrano come gli studenti che destinano parte della loro formazione all'estero, hanno maggiori possibilità di occupazione future sia nel proprio paese che all'estero. L'indagine mostra che solo uno su sette (14%) dei giovani europei è stato all'estero per studio o formazione professionale; il numero così esiguo è dovuto alla mancanza di fondi che purtroppo impedisce a molti di farlo. Secondo i dati , circa il 33% non era in grado di affrontare la spesa e quasi due terzi (63%) hanno dovuto ricorrere a finanziamenti privati o di risparmio. Di fronte a questi dati il Commissario Vassiliou ha riconosciuto la necessità di rafforzare i programmi di mobilità, che offrono un eccellente rapporto qualità / prezzo. L'indagine è stata condotta nel contesto della strategia 'Youth on the Move', è stata pubblicata prima della Settimana europea della Gioventù¹ 2011.
Per saperne di più: http://ec.europa.eu/public_opinion/



Valutazione intermedia di Gioventù¹ in Azione

La Commissione Europea ha pubblicato una valutazione intermedia effettuata da esperti indipendenti dei paesi partecipanti a Gioventù¹ in Azione. Il rapporto sottolinea che il programma riesce a realizzare i suoi obiettivi e ha riscontrato enorme successo tra i partecipanti. Il documento contiene alcune raccomandazioni, quali la semplificazione del programma, un'attenzione maggiore alle opportunità occupazionali, ulteriori azioni a favore dei giovani svantaggiati, miglioramento del sistema di follow-up.
Per saperne di più: http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/



Buon compleanno ".eu" !

All'inizio ".com", poi passando per i vari ".org", ".int" e tutti gli altri "punti" del digitale, anche l'Unione europea si è guadagnata il suo dominio che, a cinque anni dal lancio, si sta rapidamente avvicinando ai 3.500.000 di registrazioni. Imprese europee, organizzazioni e cittadini hanno abbracciato il ".eu" che, disponibile dal 6 aprile 2006, ha festeggiato il suo quinto compleanno durante la seduta plenaria di Strasburgo, il mese scorso. Le istituzioni europee sono state le prime a fare il cambio, modificando il proprio dominio da ".int" a ."eu", e da allora "punto eu" si è esteso fino a coprire gli indirizzi internet nei campi più¹ svariati. Il quinto compleanno di "punto eu" è stato festeggiato a Strasburgo alla presenza di oltre 130 deputati e, naturalmente, dell'agenzia per la registrazione dei numeri di dominio europei (EURid).L'uso di ".eu" si è© diffuso a ritmo sostenuto, con diverse centinaia di registrazioni al giorno. La diffusione più¹ rapida però² è avvenuta in Estonia, Polonia, Slovacchia e Lituania, dove ".ue" è addirittura in concorrenza con ".com", come seconda estensione più¹ popolare, dopo quella nazionale. Ma anche l'Italia non resta indietro, e con quasi 200.000 siti battezzati è al sesto posto della classifica europea.
Per saperne di più: http://www.europarl.europa.eu/



Indagine on line sui tirocini

Il Forum europeo dei Giovani ha lanciato un indagine sulle esperienze di tirocinio in Europa. Tutti i ragazzi che hanno svolto un periodo di tirocinio possono partecipare e condividere le loro idee. I tirocini dovrebbero offrire un'esperienza di apprendimento per i giovani mirata a favorire la loro integrazione nel mercato del lavoro.
Per saperne di più: http://www.surveymonkey.com/s/Europe-Internships

Sito web: http://www.euroguidance.it/


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