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La zootecnia Ue si confronta con gli antibiotici

Data: 17/05/2011

Per Paolo De Castro il tema è strategico per il futuro del settore e per la salute. Animali ben nutriti richiedono minori cure. Ipotesi di rivedere il divieto di somministrazione di farine animali agli esemplari monogastrici.

D.C.


12 Maggio 2011

Normare la resistenza agli antibiotici degli animali è «un'occasione importante per affrontare con impegno e responsabilità un tema strategico per la salute umana, il settore agricolo e per il futuro del sistema zootecnico europeo».
Lo ha detto Paolo De Castro, in plenaria, durante l’analisi della tematica.

Per il Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo gli antibiotici, se utilizzati correttamente, costituiscono uno strumento utile che aiuta gli agricoltori a mantenere sani e produttivi i loro animali e a garantirne il loro benessere.
Ma chiede alla Commissione di attivare le iniziative utili a ridurre un problema che può avere conseguenze anche sulla salute umana.

«Occorre - ha detto De Castro - una risposta concreta per un uso più efficiente ed efficace degli antimicrobici al fine di ridurne la resistenza negli animali».

Alcuni studi, ha fatto rilevare, dimostrano che una dieta animale a basso contenuto energetico potrebbe portare a una maggiore incidenza di malattie e quindi ad un maggior uso degli antibiotici.

Sarebbe quindi auspicabile, nel rispetto della massima sicurezza alimentare, poter rivedere il divieto di uso delle farine animali per gli animali monogastrici in accordo con l'opinione del Comitato Scientifico Veterinario europeo.

L'Aula ha decretato una richiesta ai governi nazionali di attuare un monitoraggio regolare della resistenza antimicrobica negli animali da allevamento e da compagni, la creazione di un sistema di allevamento che consenta di rifurre la prescrizione di antimicrobici, e un aumento del bilancio dell'Ufficio veterinario europeo (Fvo) e dell'Autorità per la sicurezza alimentare (Efsa) per incentivare le ispezioni e la ricerca scientifica.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,74_ART_1551,00.html


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