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Analisi dei bilaterali non come chiesto dalla Commissione

Data: 17/05/2011

In prima lettura il Parlamento decide di limitare i poteri della Commissione sulla revisione dei trattati siglati dai singoli stati.


11 Maggio 2011

Il Parlamento europeo ha deciso di limitare il diritto della Commissione nel valutare gli accordi di investimento bilaterali, modificando la proposta ricevuta.

La Commissione aveva proposto un regolamento che imponeva agli Stati Membri di notificarle tutti gli accordi in essere, ricevendone l’autorizzazione a mantenerli attivi.
In un secondo tempo la Commisione avrebbe revisionato gli accordi, per verificarne l’aderenza alle normative Ue e, in caso di incompatibilità o sovrapposizione con altri accordi, ritirare l’autorizzazione.

La risoluzione adottata dal Parlamento, non senza una certa dialettica (345 i favorevoli, 246 i contrari) rispecchia la posizione dell’Itc (International Trade Committee) e contiene emendamenti tesi a depotenziare la posizione della Commissione sulle revisioni dei trattati e sul ritiro dell’autorizzazione.

Le revisioni degli accordi non dovranno essere obbligatorie, ma avvenire solo in determinate condizioni. Il tempo limite per farle è stato aumentato, da cinque a dieci anni dopo l’entrata in vigore del regolamento e i motivi per il ritiro dell’autorizzazione sono stati ridotti.

Sempre sulla base degli emendamenti gli Stati Membri possono modificare gli accordi esistenti o stringerne di nuovi, dopo aver notificato la Commissione.

Il testo modificato sarà sottoposto a breve alle negoziazioni con il Consiglio.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,73_ART_1545,00.html


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