English version

Schengen verso la release 1.1 o la 2.0?

Data: 17/05/2011

Nel più ampio contesto delle regole di immigrazione si è acceso il dibattito su come migliorare quelle relative alla libera circolazione. La Commissione proporrà un'interpretazione dei meccanismi di sospensione temporanea di Schengen, a protezione di tutto il sistema.

Dario Colombo


05 Maggio 2011

La Commissione ha presentato le proprie iniziative per una strategia globale più strutturata e in grado di garantire una risposta rapida dell'Ue alle sfide e alle opportunità derivanti dalla migrazione, specie in considerazione degli avvenimenti che riguardano l'area del Mediterraneo.

Le iniziative coprono tutti gli aspetti della questione migrazione: quali controlli rafforzare alle frontiere, governance Schengen, completamento del sistema europeo comune di asilo, migrazione legale più mirata, scambio delle migliori prassi per garantire un'integrazione riuscita dei migranti, approccio strategico per i rapporti con i paesi terzi in materia di migrazione.

Per la Commissaria responsabile degli Affari interni, Cecilia Malmstrom, l'Ue ha bisogno di una politica più forte in materia di asilo e migrazione, distribuendo più “intelligenza” alle frontiere. Ma non a detrimento degli accordi di Schengen. «Schengen è un risultato meraviglioso, che va difeso, protetto. Migliorato - ha detto -. Fare delle frontiere sicure, però non significa creare una fortezza Europa. L'Ue deve rispettare la propria vocazione a rappresentare un rifugio per coloro che necessitano di protezione».

Altrettanto evidente, per la Commissaria, è che «un'immigrazione mirata di forza lavoro sarebbe vantaggiosa per l'Ue, contribuendo a colmare le carenze di manodopera previste in vari settori. Nel contempo, tuttavia, è necessario gestire la migrazione in modo corretto, il che significa garantire controlli efficaci alle frontiere e il rimpatrio dei migranti in posizione irregolare».

Cosa accadrà?
La Commissione lancerà un dibattito con gli Stati membri, che sono i detentori delle politiche che regolano l'immigrazione irregolare, con proposte che saranno presentate prima dell'estate.

Fra queste, anche una nuova governance per Schengen. Adesso non è dato sapere quali saranno le proposte concrete in merito.
Ma il fine è di poter reintrodurre dei controlli interni all'area (oltre a quelli che già previsti dagli articoli 21 e 23 dell'accordo) fra i confinanti e quel paese che sarà sottoposto a particolari tensioni con le proprie frontiere esterne, tali da non metterlo in condizioni di fare i propri adeguati controlli.
Si tratterà, quindi, di meccanismi temporanei, a salvaguardia dell'integrità di tutta l'area.

Il punto è capire quali e quanti provvedimenti e di quale durata, potranno essere scritti nella nuova governance di Schengen.
Ossia va chiarito se stiamo parlando di un adeguamento o di una vera e propria nuova release degli accordi.

Le parole della Commissaria e dei suoi portavoce portano nella prima direzione.
Ma il dibattito è lasciato alla dialettica fra i 27, e in quanto tale potrebbe far scaturire qualcosa di diverso.
Specie in relazione al vissuto dei Paesi, come il nostro, maggiormente esposti verso l'esterno dell'area Ue.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1537,00.html


Pagina precedente