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Il caso Fincantieri arriva a Bruxelles

Data: 31/05/2011

Matteo Salvini presenta un'interrogazione alla Commissione Europea in cui chiede di puntare da subito sulla tutela della cantieristica.


25 Maggio 2011

Le proteste di Genova per il nuovo piano industriale elaborato da Fincantieri che prevede la chiusura dello stabilimento di Sestri Ponente e ridimensionamenti nel cantiere di Riva Trigoso sono arrivate a Bruxelles.

Matteo Salvini ha infatti presentato un' interrogazione urgente alla Commissione Europea in cui chiede, in luogo di ammortizzatori sociali una politica che preveda investimenti in innovazione e qualità per i cantieri navali Europei.

Il Commissario all'Industria Antonio Tajani, si legge in una nota dell'ufficio di Salvini, è orientato mettere a disposizione dei lavoratori colpiti da questo pessimo piano industriale quote del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione.
Sono fondi che però a Salvini risultano essere destinati a misure di sostegno e strumenti sociali per aiutare lavoratori colpiti da licenziamenti, che a Genova non si sono ancora materializzati.

Perplessità espresse anche sul nuovo piano di Fincantieri, in relazione agli investimenti pianificati dal governo italiamo per rendere ancora più competitivo il cantiere di Sestri Ponente con un piano di circa 70 milioni di euro.

Per Salvini, che riporta l'opinione degli operatori del settore questo é il momento giusto perché nei cantieri navali europei, invece di pensare a chiusure, si investa in innovazione e qualità: «per questo chiediamo fortemente che la Commissione Europea elabori delle politiche concrete e serie per difendere la cantieristica dalla concorrenza di paesi asiatici dove il lavoro non é tutelato e costa pochissimo. L'Asia sta dominando i mercati solo per questa ragione, e non certo perché le loro navi siano migliori delle nostre! Inoltre la perdita di know-how che si avrebbe con la chiusura di interi stabilimenti creerebbe un danno irreparabile per la competitività ed il futuro sviluppo di questo settore in Italia ed in Europa».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1573,00.html


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