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Scorie nucleari: esportazione nei paesi extra-Ue da vietare

Data: 28/06/2011

Potranno essere esportate solamente per essere riciclate. Servono bilaterali anche per il loro spostamento intra-Ue. Lavoratori da formare e proteggere meglio.


24 Giugno 2011

Con una risoluzione approvata con 489 voti favorevoli, 52 voti contrari e 75 astensioni gli europarlamentari hanno espresso che le esportazioni di scorie nucleari verso paesi extra-Ue dovrebbero essere vietate, a meno che tali scorie non siano esportate per essere riciclate e successivamente reimportate. Anche all'interno dell'Ue dovrebbero essere consentite solo quando disciplinate da accordi bilaterali.

I deputati hanno anche sostenuto norme più severe per la protezione e la formazione dei lavoratori, chiesto maggiori poteri di indagine per le autorità nazionali e l'intensificazione della ricerca di alternative al seppellimento in profondità delle scorie.

In base alla proposta di direttiva, ogni Stato membro dovrebbe elaborare politiche e programmi per garantire che il combustibile esaurito e le scorie radioattive siano trattati e smaltiti in modo sicuro.

Le politiche nazionali dovrebbero includere inventari e piani di gestione per tutte le strutture, anche dopo la loro chiusura.

Il Parlamento ha sostenuto l'idea di intensificare la ricerca di alternative al seppellimento delle scorie in profondità, contrariamente alla proposta della Commissione, che indicava lo "smaltimento in strati geologici profondi" quale opzione più sicura per le scorie altamente radioattive.

La proposta iniziale della Commissione è stata presentata lo scorso novembre 2010. La direttiva si basa sul trattato Euratom e rientra nella procedura di consultazione. Il Consiglio adotterà una decisione definitiva solo dopo aver ricevuto la posizione del Parlamento.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,75_ART_1622,00.html


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