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In arrivo nuove norme per la qualità dei prodotti agricoli

Data: 28/06/2011

Sarà più facile e incontrovertibile registrare i marchi dei prodotti alimentari, a tutela di produttori e consumatori. Nelle etichette anche un simbolo geografico riconoscibile. Per il Presidente della Commissione Agricoltura De Castro così si rafforza la competitività degli operatori Ue.

DC


21 Giugno 2011

La procedura di codecisione fra Parlamento europeo e Consiglio in tema di marchi di qualità per i prodotti alimentari ha fatto un passo avanti con l'approvazione da parte della Commissione Agricoltura del nuovo pacchetto di norme, che sarà votato nella seconda plenaria di settembre.

Si tratta di norme tese a consentire ai produttori agricoli europei una migliore competizione con quelli dei paesi terzi, facilitandoli nella creazione di marchi di qualità, e a infondere nei consumatori maggiori certezze.

La nuova normativa fornirà un unico insieme di regole per l'attribuzione di marchi a prodotti alimentari come carne, formaggio, birra, frutta, verdura, olio, pane, dolci, che provengono da una zona geografica determinata o che sono frutto di un processo di trasformazione tradizionale.
Regole che si applicheranno anche al cioccolato e al sale, ma che non riguarderanno vino e alcolici.
L'aggiunta in etichetta di caratteristiche come “light” o “a basso contenuto di grassi”, rimarranno su base volontaria.

Per il Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro, l'approvazione della proposta di regolamento Ue sui regimi di qualità dei prodotti agricoli è un fatto storico: «Con il via libera in Commissione del nuovo regolamento, abbiamo rafforzato una delle principali leve competitive del nostro sistema agroalimentare».

Rispetto alla proposta iniziale della Commissione, fa notare De Castro, dopo un lavoro durato mesi, sono numerose le novità approvate. «Centrale - per il presidente di Commagri - il tema della programmazione produttiva: uno strumento importantissimo in grado di gestire e programmare i volumi produttivi dei prodotti di qualità nel rispetto delle regole del libero mercato e che, in una fase di profonda incertezza dei mercati, assume un rilievo ancor più strategico».

Lo schema attuale di etichettatura di origine comprende tre marchi: Dop (Denominazione di origine protetta), Igt (Indicazione geografica tipica) e Stg. Importante, per De Castro, é proprio quello delle denominazioni Stg, Specialità tradizionale garantita, «registrate senza riserva del nome in base alla normativa vigente e, per le quali, abbiamo introdotto la possibilità di modifica della denominazione con un nome suscettibile di registrazione e il successivo inserimento nel nuovo registro Ue».
Un provvedimento opportuno, per De Castro, che fa l'esempio della Pizza Napoletana Stg, che scongiura il rischio della scomparsa di importanti prodotti.

«Altre novità - ha aggiunto De Castro - riguardano la maggiore efficacia delle misure amministrative e giudiziarie per la protezione dei prodotti di qualità da imitazioni, usurpazioni ed evocazioni; il superamento delle incertezze interpretative ed applicative sull'utilizzo dei marchi d'area nelle etichette dei prodotti Dop e Igp; l'inserimento dell'agricoltura di montagna e della vendita diretta tra i termini opzionali in etichetta».

I simboli associati alle sigle Dop, Igt e Stg, infatti dovranno essere obbligatori per tutti i prodotti registrati nell'Ue Le etichette che appariranno sul prodotto avranno la stessa denominazione registrata.

Nel caso delle Dop e Igt potrebbe apparire nel marchio anche un disegno o un simbolo riferito allo stato Membro o alla regione da cui proviene il prodotto.

La relatrice Garcia Perez, che ha ricevuto mandato dalla Commissione, potrà ora negoziare con il Consiglio in vista dell'accordo in prima lettura.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,74_ART_1615,00.html


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