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Pubblicazione sull’uso dell’alcol fra i giovanissimi

Data: 05/07/2011

Si accorcia di anni, anche di decenni, l’attesa di vita per i giovani e i giovanissimi alla ricerca dello sballo da alcol, fenomeno che si dilata in maniera esponenziale soprattutto nei fine settimana e nei periodi di vacanza grazie alle maggiori occasioni di socializzazione e al controllo dei genitori che si allenta.

E la sbornia di ultima generazione ha anche un nome: si chiama binge drinking e consiste nel bere una grande quantità di alcol molto velocemente per ubriacarsi il prima possibile.

Un eccesso già di per se dannoso che, se ripetuto costantemente nel tempo – soprattutto in presenza di problemi come l’obesità o di altri aspetti caratteristici della sindrome metabolica che vedono al centro della problematica il fegato grasso che diventa una vera e propria bomba ad orologeria in grado di accorciare sensibilmente le aspettative di vita.

La conferma arriva da uno studio condotto dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e pubblicato sulla rivista scientifica ”Alcohol and Alcoholism”, che ha preso in esame l’associazione e l’amplificazione dei danni al fegato generati da alcool e obesità insieme. Due concause che non si sommano, ma si moltiplicano esponenzialmente.

Secondo le ultime statistiche (Iss), in Italia a darsi alla bottiglia sin dalla tenera età è il 42% dei ragazzi e il 21% delle ragazze minorenni. L’alcool seduce anche i bambini: 18 su 100, decisamente al di sotto dei 16 anni, hanno adottato almeno un comportamento a rischio alcool-correlato. E se i numeri sull’abuso di alcolici tra giovanissimi spaventano, non meno impressionanti quelli legati all’obesità e al sovrappeso, problemi che interessano ben 1 bambino su 3. E quando obesità e alcool si incontrano ne esce un mix pericoloso quanto quello creato dal suo opposto: il digiuno prolungato per incrementare l’effetto ”sballo” da consumo di alcool, fenomeno (detto drunkoressia) particolarmente diffuso tra le ragazzine.

La risultante di questo processo sarà un impennarsi della spesa sanitaria per le cure richieste da questa patologia e un numero sempre più grande di adolescenti col fegato compromesso che saranno adulti malati e quindi ancor piu’ bisognosi di cure mediche.

Sito web: http://www.corriereuniv.it/cms/2011/07/binge-drinking-tra-i-giovanissimi/


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