English version

L’UE conclude i negoziati di adesione con la Croazia

Data: 11/07/2011

Gli Stati membri dell’UE hanno deciso di chiudere i negoziati di adesione con la Croazia. La firma del trattato di adesione è quindi prevista per la fine dell’anno e l’adesione, dopo la procedura di ratifica in tutti gli Stati membri e in Croazia, per il 1° luglio 2013.

”Celebriamo questo evento storico con i nostri amici croati. Nei 20 anni trascorsi come repubblica indipendente, la Croazia è straordinariamente cambiata: ha compiuto grandissimi progressi verso il raggiungimento dei requisiti necessari per l’adesione all’Unione europea, e questo impegno viene oggi ricompensato”, ha dichiarato Stefan Füle, Commissario UE per l’allargamento e la politica di vicinato. “La Commissione europea ha sempre sostenuto la Croazia sulla via delle riforme. Siamo stati giusti ma severi: non abbiamo concesso alcuno sconto, non è stata presa nessuna scorciatoia, non è stato aggirato nessun ostacolo. La Commissione porterà avanti questo approccio rigoroso e trasparente per controllare il modo in cui la Croazia onorerà gli impegni assunti, affinché sia in grado di assumere pienamente le responsabilità derivanti dalla sua adesione fin dal primo giorno in cui farà parte dell’Unione europea.” Il Commissario ha poi aggiunto: “Sarà un grande contributo alla credibilità del processo d’allargamento”.

La decisione odierna segna l’esito positivo di sei anni di negoziati, durante i quali è stato chiesto alla Croazia non solo di adottare nuove leggi e regolamentazioni per conformarsi alle normative dell’UE, ma anche di attuarle, dimostrando così di avere realmente imboccato la via delle riforme.

I negoziati di adesione fra l’UE e la Croazia – che comprendono 35 capitoli riguardanti l’intera gamma di politiche e normative europee – sono cominciati nell’ottobre del 2005. Sono state trovate soluzioni per consentire, da un lato, un’agevole integrazione della Croazia nell’UE e, d’altro lato, per permettere all’Unione europea di accogliere un nuovo membro. Alla conferenza finale d’adesione, tenutasi oggi a Bruxelles, gli Stati membri dell’UE hanno convenuto di chiudere i rimanenti capitoli politici dei negoziati, compresi quelli relativi ai due ambiti fondamentali della giustizia e dei diritti fondamentali, e della politica di concorrenza.

Per quanto riguarda il primo settore, la Croazia ha avviato riforme in aree cruciali, rafforzando l’indipendenza e l’efficienza del sistema giudiziario, nel campo della lotta contro la corruzione e in quello della tutela dei diritti fondamentali. Si tratta di passi fondamentali a sostegno dello Stato di diritto, nell’immediato futuro e a vantaggio di tutti i cittadini.

Per quanto riguarda il settore della politica di concorrenza, che è il cuore del mercato interno dell’UE, la Croazia ha dovuto adottare piani di ristrutturazione per garantire la redditività del settore siderurgico e della costruzione navale, in linea con le norme UE relative agli aiuti di Stato.

Gli Stati membri hanno convenuto che la Commissione monitorerà da vicino, fino alla data dell’adesione, il rispetto, da parte della Croazia, degli impegni assunti nel corso dei negoziati, così come la continuazione dei preparativi per assumere le responsabilità derivanti dall’appartenenza all’Unione europea.

Il quadro finanziario approvato il 30 giugno prevede che la Croazia entri nell’Unione europea il 1° luglio 2013. Fondi strutturali a favore di progetti di infrastrutture saranno disponibili a sostegno dell’economia croata e delle sue regioni. Per modernizzare il settore agricolo e per contribuire allo sviluppo delle aree rurali in Croazia saranno inoltre utilizzati i fondi europei per lo sviluppo rurale.

La firma del trattato di adesione della Croazia è prevista nei sei mesi successivi alla conclusione dei negoziati con gli Stati membri dell’UE, previo parere formale della Commissione, approvazione del Parlamento europeo e decisione del Consiglio. Tutti gli Stati membri e la Croazia daranno poi il via alle procedure di ratifica conformemente alle rispettive leggi nazionali, nella maggior parte dei casi tramite voto in Parlamento.


Per ulteriori informazioni potete consultare il sito riportato di seguito.

Sito web: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/824&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=fr


Pagina precedente