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L’UE deve intensificare gli sforzi per migliorare la capacità di lettura

Data: 12/07/2011

In Europa un quindicenne su cinque ed anche numerosi adulti non sono in grado di leggere adeguatamente. Un nuovo studio pubblicato ieri dalla Commissione europea indica quanto stanno facendo gli Stati per migliorare la capacità di lettura - e anche gli insuccessi realizzati in questo campo.

Lo studio, che copre 31 paesi (gli Stati membri dell'UE, l'Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia e la Turchia) indica che mentre la maggior parte di tali paesi ha fatto progressi nello sviluppo delle politiche per promuovere la capacità di lettura e scrittura, essi spesso non si concentrano sui gruppi maggiormente a rischio come i ragazzi, i bambini di famiglie svantaggiate e i bambini migranti.

I ministri dell'Educazione dell'UE hanno fissato un obiettivo per ridurre la quota di quanti non sanno leggere portandola dal 20% a meno del 15% entro il 2020.

Soltanto il Belgio (comunità fiamminga), la Danimarca, l'Estonia, la Finlandia e la Polonia hanno già raggiunto questo obiettivo.

Lo studio, prodotto per la Commissione dalla rete Eurydice, prende in esame quattro aspetti principali: gli approcci didattici, come risolvere le difficoltà di lettura, la formazione degli insegnanti, la promozione della lettura al di fuori della scuola.

Esso esamina ciascuno di questi aspetti alla luce dei risultati della ricerca, delle più recenti indagini internazionali e di un riesame approfondito delle politiche, dei programmi e delle buone pratiche nazionali.

Esso indica che soltanto otto paesi (Danimarca, Finlandia, Islanda, Irlanda, Malta, Norvegia, Svezia e Regno Unito) offrono nelle scuole specialisti di lettura per coadiuvare gli insegnanti e i discenti.


Per ulteriori informazioni potete consultare il sito riportato di seguito.

Sito web: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/846&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en


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