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Fondi Ue 2014-2020: più all'innovazione, meno all'agricoltura

Data: 12/07/2011

La Commissione propone la manovra pluriennale da oltre mille miliardi di euro. Si punta a favorire le Pmi. Critici De Castro e La Via sul contenimento dei fondi per la Pac.


30 Giugno 2011

La proposta presentata dalla Commissione europea per il budget comunitario per il periodo 2014-2020 è di 1.025 miliardi di euro, cifra che corrisponde all'1.06% del Pil europeo.
L'Italia, si legge in una nota della Commissione, sarà ancora tra i principali contributori netti, ma usufruirà di fondi regionali focalizzati sulle regioni in ritardo, ma con aumento relativo anche per le altre regioni (settentrionali).

La politica agricola e quella per la coesione regionale saranno finanziate in un modo più collegato agli obiettivi generali di competitività e sostenibilità.

Secondo la proposta della Commissione il budget per la Pac dovrebbe diminuire da 416 a 382 miliardi.
Al riguardo si registrano i commenti negativi espressi dal Presidente della Commissione Agrocoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro e da Giovanni La Via, che insiene hanno criticato il contenimento dei fondi in termini reali, per circa 3 miliardi all’anno, giudicando tale manovra inadeguata a sostenere gli agrocoltori in uno scenario di incertezza.

Il budget per le politiche di coesione regionali dovrebbe passare, secondo la proposta, da 347 a 336 miliardi e diventare una politica di investimento su tutte le regioni d'Europa, rafforzando il Mercato Unico.

Gli strumenti di questa politica strutturale saranno il Fondo sociale, quello di sviluppo regionale e quello sull'adeguamento alla globalizzazione.

Un aumento da 54 a 80 miliardi di euro è previsto per il settore della ricerca e dell'innovazione, fattori essenziali per la competitività dell'economia europea.
I nuovi fondi per R&S e innovazione saranno più accessibili per le Pmi e spingeranno sulle tecnologie abilitanti fondamentali e la green economy.

Il programma per la competitività e le Pmi gestito direttamente da Bruxelles salirà a circa 2.4 miliardi euro, oltre il doppio rispetto alla dotazione attuale.
Il quadro di riferimento politico per questo strumento è lo Small Business Act.
Buona parte del programma sarà utilizzato come garanzie per prestiti oppure operazioni di venture capital erogati dalla Banca Europea d'Investimenti con un effetto leva per decine di miliardi di euro.

Turismo: attualmente supera il 4% del Pil con 2 milioni di imprese e il 4% dell'occupazione (circa 8 milioni di posti). Indirettamente genera l'11% del Pil e il 12% dell'occupazione.

Con i fondi previsti nel programma Competitività e nei Fondi Regionali si potranno promuovere maggiori presenze dai paesi terzi e incrementare forme di turismo anche in bassa stagione.

Le risorse per le infrastrutture saliranno da 12 miliardi a 47 miliardi di euro, e riguarderanno lo spazio, attraverso la finalizzazione del sistema europeo di navigazione satellitare Galileo ed Egnos, il sistema di intensificazione del segnale Gps per l'area europea.
Sono 7 i miliardi di euro proposti, con un risparmio di mezzo miliardo realizzato rispetto alle ultime previsioni, per completare la costellazione di trenta satelliti e coprire i costi di gestione fino al 2020.

Sui trasporti lo sviluppo di una rete transeuropea tra il 2014-2020 può generare oltre 2.9 milioni di posti lavoro ed eliminare numerosi nodi che penalizzano soprattutto alcuni paesi periferici, tra cui l'Italia.
Tra i progetti per cui sono previsti stanziamenti gli assi Torino - Lione, Palermo - Berlino, Genova - Rotterdam e la dorsale Adriatica.

Anche lo sviluppo e la modernizzazione delle infrastrutture per l’energia sarà al centro del nuovo bilancio, per consentire più sicurezza di approvvigionamento e utilizzo di energie rinnovabili.

Sale la disponibilità per le politiche dell'Ue sullo scenario internazionale, da 56 a 70 miliardi, con un accento sulla competitività delle imprese europee rispetto ai partner commerciali.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1629,00.html


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