Data: 06/09/2011
Lara Comi a favore delle obbligazioni Ue: possono essere strumento di crescita e stabilità.
02 Settembre 2011
Le obbligazioni Ue possono essere una leva per la crescita, come lo sono per gli Stati membri, ma anche uno strumento di stabilità dei mercati.
Il tema è controverso: esistono posizioni differenti in seno alla politica europea. Quelle contrarie si cristallizzano attorno alla posizione tedesca, che è di arrocco, lontano dall'eurobond, a difesa di una titolarità di stato nella raccolta di finanziamento.
A prescindere dalla connotazione geopolica, i popolari europei sarebbero d'accordo sulla prospettiva-soluzione eurobond. Lo esplicita Lara Comi, che sostiene come l'Europa debba essere sempre più un'unione fiscale oltre che monetaria.
Le obbligazioni europee sono uno strumento che serve sia a finanziare il debito sia gli investimenti e i progetti comuni. In questo senso sono una leva per la crescita.
«Non possiamo pensare che la Bce eroda il proprio patrimonio - ha detto Comi- e che debba sempre a tappare i buchi comprando titoli di Stato dei Paesi che a turno vengono colpiti da tempeste finanziare da renderli a rischio default».
L'europarlamentare che è vicepresidente della Commissione Imco e co-coordinatrice dei giovani deputati del Ppe, lo ha detto in seguito all'audizione presso la commissione Problemi economici e monetari della Ue del presidente della Bce Jean Claude Trichet, del commissario all'Economia Olli Rehn e del presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker.
E pur comprendendo le titubanze tedesche, Comi invita a guardare in prospettiva, abbandonando la difesa del particolare.
È in tal senso che è la Ue deve ragionare sempre di più come un'unione politica. Conseguentemente, l'emissione di titoli propri darebbe un segno di forte governance economica e politica oltre a essere un fattore di stabilità per i mercati.
Insomma, se si scommette sull'Europa, lo si deve fare tutti insieme, dividendo responsabilità e, perché no, i guadagni.
Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1672,00.html
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