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Iva, imposta da armonizzare, non da aumentare

Data: 06/09/2011

La Commissione mercato interno, ribadendo la sussidiarietà, chiede una semplificazione e l'omogeneizzazione dell'imposizione indiretta. Dossier in Parlamento forse a ottobre.

01 Settembre 2011


In relazione al futuro dell'Iva in Europa la Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori ha espresso con 31 voti favorevoli, 5 astenuti e nessun contrario, un parere indirizzato alla commissione competente, quella per i problemi economici e monetari, da includere nella proposta di risoluzione.

Lo ha fatto ribadendo l'importanza di un'armonizzazione, in quanto l'esistenza di differenti aliquote e procedure amministrative rappresenta un ostacolo al mercato e che si ripercuote sulle imprese, in particolare per gli operatori del commercio elettronico.

Nel parere si ribadisce che la facoltà di agire sulle differenti aliquote è facoltà degli Stati membri.
Tra i 62 emendamenti votati non è emersa alcuna politica di aumento delle tariffe.
«Semmai - fa notare la vicepresidente della Commissione Imco, Lara Comi - le richieste sono state di non aumentarle».

«L'Iva - ha sottolineato Comi - è un'imposta sui consumi. L'invecchiamento della popolazione spinge a un maggiore utilizzo dell'imposizione indiretta a scapito della tassazione del lavoro e dei risparmi. Una necessità ribadita anche dalla Ue. Ma salvo il fatto che debba valere il principio di sussidiarietà, e dunque che gli Stati membri possano mantenere la possibilità di aliquote ridotte per determinati settori, un sistema dell'Iva più semplice e omogeneo ridurrebbe i costi operativi e garantirebbe la massimizzazione dell'efficienza economica».

A ottobre presumibilmente, a conclusione dell'iter attraverso le commissioni, il dossier Iva dovrebbe arrivare al Parlamento europeo.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,73_ART_1673,00.html


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