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Cloud computing finanziato a fondo perduto

Data: 06/09/2011

C'è tempo fino al prossimo 6 settembre per presentare a Veneto Innovazione la propria candidatura al bando europeo finanziato in seno al Piano operativo regionale per la creazione di servizi sperimentati a titolo gratuito da piccole e microimprese che abbiamo almeno una sede sul territorio.

Antonella Camisasca

29 Luglio 2011


Sono destinati allo sviluppo di servizi basati sul modello del cloud computing rivolti al mercato delle piccole e microimprese i 2 milioni e 304.430 euro a fondo perduto previsti nel bando indetto dall’Unione europea e finanziato all’interno del Piano operativo regionale Veneto.

Per parteciparvi, i solution provider che hanno almeno una sede operativa nella Regione e i carrier telefonici, locali e non, interessati, avranno tempo fino al 6 settembre per presentare la propria candidatura che, a quattro mani con il mondo accademico, sarà valutata da Veneto Innovazione.

In qualità di Agenzia regionale per l’innovazione quest’ultima avrà anche il compito di curare l’istruttoria delle domande dei potenziali candidati. Tra loro anche buona parte delle 25 realtà Ict che, lo scorso 19 luglio, hanno partecipato al convegno di approfondimento organizzato da Treviso Tecnologia.

In qualità di azienda speciale per l’innovazione della CamCom di Treviso, nella propria mission di divulgazione sul territorio, la società ha più volte ribadito, di concerto con la Regione Veneto, che la finalità del bando è avvicinare Pmi e microimprese a nuove modalità di fruizione di strumenti gestionali finalizzati a far crescere le organizzazioni.

«In tal senso - ci spiega Roberto Santolamazza, direttore di Treviso Tecnologia - la condizione principale per accedere al bando è proporre una rete di almeno dieci microimprese che, anche loro con almeno una sede operativa in Veneto, sperimentino a titolo gratuito le soluzioni proposte». Non sarà, però, una sperimentazione di facciata. «La Regione ha, infatti, richiesto una tracciabilità dei risultati con verifiche in itinere per capire se e come vengono utilizzati i sistemi».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,76_ART_1663,00.html


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