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Un ispettore per Frontex

Data: 21/09/2011

L'agenzia per il controllo delle frontiere esterne degli Stati membri dovrà assicurare che i controlli rispettino i diritti fondamentali. E arriveranno le guardie europee di frontiera.


14 Settembre 2011


In prima lettura e in co-decisione il Parlamento ha adottato le nuove regole da dare a Frontex con 431 voti a favore, 49 contrari e 48 astensioni.
Quando il Consiglio darà il proprio via libera, il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea. Presumibilmente, quindi, dalla fine del 2011.

Nel mandato rinnovato sono stati inseriti provvedimenti tesi ad assicurare il pieno rispetto dei diritti umani in tutte le operazioni dell’agenzia avviata sei anni fa.
Frontex, pertanto, assumerà un responsabile per i diritti fondamentali e creerà un forum consultivo sui diritti fondamentali, che includerà l'Agenzia per i diritti fondamentali dell'Ue e l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo, l'Alto Commissariato Onu per i rifugiati e specialisti di Ong del settore.

In caso di violazione dei diritti umani le missioni Frontex potrebbero essere sospese o cancellate.
Tra i compiti dell'agenzia ci sarà anche di assistere gli Stati membri in situazioni che potrebbero coinvolgere emergenze umanitarie e soccorsi in mare. Frontex predisporrà codici di condotta per garantire la conformità ai diritti umani di tutte le missioni, incluse le operazioni di rimpatrio.
Secondo il diritto internazionale, nessuno potrà essere fatto sbarcare o rimpatriato in un paese in cui la sua vita o la sua libertà possano essere lese.
L’agenzia rispetterà il principio di non respingimento in ogni circostanza.

Per operare meglio Frontex acquisterà o affitterà le proprie attrezzature, come automobili o elicotteri, anziché dipendere, come avvenuto sinora, da quelle fornite dagli Stati membri.
I governi nazionali comunque dovranno rispettare i propri impegni, concordati su base annua, nel fornire un certo numero di guardie di frontiera o una certa quantità di attrezzature all'agenzia.
Le squadre europee di guardie di frontiera saranno formate da guardie nazionali assegnate dagli Stati membri per le operazioni comuni.

Fra i commenti al voto dell’Aula si registra quello negativo di Claudio Morganti, che si chiede come si possa rafforzare Frontex a fronte della consistente riduzione dei fondi per la gestione dei flussi migratori proposta dal Consiglio Ue rispetto al documento previsionale di bilancio 2012 presentato dalla Commissione europea.

Per Salvatore Iacolino «la Commissione deve definire subito gli accordi con la Libia e con la Tunisia per il contrasto della migrazione irregolare tutelando quella legale e mettendo quest'ultima in correlazione con il mercato del lavoro degli Stati membri».

La sintesi di Marco Scurria parte dalla necessità di far fronte a un incremento dell'immigrazione clandestina: «in quest'ottica, l'istituzione delle squadre di guardie di frontiera europee aiuta in particolare alcuni Stati membri nella gestione dei flussi migratori massicci e improvvisi come quelli che si sono verificati dopo le rivolte arabe. E le procedure a tutela delle categorie più vulnerabili, come i minori non accompagnati, rappresentano l'altra faccia del provvedimento, dove il rispetto della legge e la solidarietà si intersecano per garantire i diritti delle persone e la sicurezza degli Stati membri».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/un-ispettore-per-frontex/0,1254,72_ART_1687,00.html


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