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Project bond e voucher per l’innovazione prendono forma

Data: 04/10/2011

Si intende premiare con l'accesso ai finanziamenti le reti di eccellenza che sapranno essere transregionali. Comi: idee che vengono dalle associazioni di categoria e dai territori.


28 Settembre 2011

Raddoppiare il bilancio dei programmi di ricerca e innovazione semplificando le procedure di accesso ai finanziamenti come misura per far fronte alla crisi economica. E ripensare un nuovo programma coordinato, che miri a raggiungere per la ricerca e sviluppo l'obiettivo del 3% del Pil (2% per spesa privata e 1% per spesa pubblica), mettendo al centro le Pmi.

È la sottolineatura che fa Lara Comi con una nota in merito alla decisione del Parlamento europeo di approvare una proposta di risoluzione per il nuovo programma strategico comune per il finanziamento alla ricerca e all'innovazione dell'Unione Europea, dibattuto in Aula a Strasburgo.

Dopo il 2013
Per Comi il nuovo programma post-2013 è innovativo e mira al supporto alla crescita di nuove imprese, all'ammodernamento delle università, alla fondazione di centri di ricerca d'avanguardia.
E ha accolto anche i suggerimenti della Commissione per il Mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento europeo, che ha saputo raccogliere i pareri delle associazioni di categoria e delle regioni (tra cui Regione Lombardia).

In particolare ha stabilito che siano sempre più i governi regionali e locali a gestire i fondi e che per un migliore utilizzo che si uniscano in reti di eccellenza su scala europea. Comi sottolinea come sia stato dato il via libera a testare nuove forme di finanziamento come i project bond (obbligazioni di progetto) e i voucher per l'innovazione.

Voucher per accedere ai centri di ricerca
Il meccanismo potrebbe prevedere di concedere, a quelle imprese che sapranno dimostrare la bontà della propria idea, voucher spendibili presso centri di ricerca o soggetti pubblici e privati accreditati, per farsi supportare nello sviluppo dell'idea innovativa fino alla realizzazione.

I voucher, per Comi, dovrebbero essere non soggetti a obbligo di rendicontazione da parte dei beneficiari, in quanto il loro utilizzo sarebbe certificato dai centri presso i quali sono spesi.
Ciò consentirebbe una drastica semplificazione delle procedure e costituirebbe una modalità innovativa e fortemente sussidiaria per supportare realtà piccole ed innovative.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,76_ART_1713,00.html


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