Data: 07/10/2011
Nell'Unione europea esistono profonde differenze a livello di sviluppo economico, produttività e opportunità di lavoro.
Un terzo circa del bilancio dell'UE è impiegato per ridurre questo divario, con l'intento di aiutare le regioni meno sviluppate a trarre beneficio dal mercato europeo.
I finanziamenti vanno a favore di programmi per sviluppare le competenze della manodopera locale, incoraggiare l'imprenditorialità, migliorare le infrastrutture e proteggere l'ambiente. Milioni di europei hanno già beneficiato di fondi regionali mirati.
A favore di questi programmi le proposte di bilancio dell'UE per il periodo 2014-2020 stanziano 376 miliardi di euro.
La Commissione propone inoltre un nuovo approccio per migliorare l'efficacia di questo ciclo di finanziamenti e conseguire gli obiettivi a lungo termine della strategia Europa 2020, il piano dell'UE per la crescita e l'occupazione.
Le proposte concentrano i finanziamenti su un numero inferiore di priorità finalizzate a realizzare gli obiettivi fissati. Ogni paese concluderà con la Commissione un contratto di collaborazione che definirà le priorità di investimento e i risultati da conseguire. Per ottenere un finanziamento sarà necessario rispettare determinate condizioni. Grazie a un controllo più efficiente sarà garantita la realizzazione degli obiettivi.
Per i programmi che apportano il maggior contributo alla crescita e alla creazione di posti di lavoro saranno disponibili finanziamenti supplementari. Saranno introdotte regole comuni per i vari fondi che mettono a disposizione risorse per lo sviluppo sociale, le aree rurali, le zone costiere, la cooperazione fra regioni frontaliere, la pesca e i paesi meno sviluppati. Sarà inoltre possibile combinare i finanziamenti erogati da fondi diversi. Sarà più semplice richiedere un finanziamento: gli oneri amministrativi diminuiranno, soprattutto per le piccole imprese, e, in generale, i costi caleranno.
Tutti gli Stati membri beneficeranno dei finanziamenti, che però si concentreranno a favore di quelli il cui prodotto interno lordo è inferiore al 75% della media UE.
Se le proposte saranno approvate dai ministri degli Stati membri riuniti all'interno del Consiglio dell'UE e dal Parlamento europeo nel 2012, dovrebbero entrare in vigore nel 2014.
I rappresentanti regionali discuteranno le nuove proposte agli Open Days 2011 che si terranno a Bruxelles dal 10 al 13 ottobre.
Sito web: http://ec.europa.eu/news/regions/111006_it.htm
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