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Riforma della Politica Agricola Comune più ecologica ed efficiente

Data: 14/10/2011

La riforma della politica agricola comune (PAC) dopo il 2013 intende aiutare gli agricoltori ad adattarsi alle nuove esigenze del mercato e assicurare un approvvigionamento alimentare sostenibile.

Le proposte favoriranno l'uso efficace dei fondi incoraggiando gli agricoltori a diventare più competitivi. I consumatori potranno acquistare prodotti di qualità a prezzi ragionevoli.

Questi i punti chiave della riforma:
- garantire un sostegno più equo, semplice e mirato, limitando l'assistenza di base agli agricoltori attivi a un massimo di 300 000 euro all'anno per azienda e distribuendo gli aiuti in modo più equo fra agricoltori, regioni e Stati membri;
- aiutare gli agricoltori a far fronte ai rapidi cambiamenti dei prezzi e della domanda, intervenendo più rapidamente in periodi di crisi economica; riservare il 30% dei pagamenti della PAC alle aziende che attuano pratiche ecologiche, fra cui diversificazione delle colture, conservazione dei pascoli permanenti e salvaguardia delle aree naturali e del paesaggio;
- sfruttare meglio la ricerca e l'innovazione, raddoppiando gli investimenti in R&S, adeguando la ricerca alle esigenze degli agricoltori e accelerando il trasferimento del sapere dai laboratori alle imprese agricole;
- rafforzare la posizione degli agricoltori, sostenendo le organizzazioni dei produttori e promuovendo legami più diretti con i consumatori, senza troppi intermediari;
- incoraggiare la protezione dell'ambiente, includendo fra le priorità della politica di sviluppo rurale la lotta ai cambiamenti climatici e l’uso efficiente delle risorse;
- attirare i giovani, sostenendo gli agricoltori di meno di 40 anni nei primi cinque anni di attività; promuovere l'occupazione rurale e l'imprenditorialità, per esempio, con finanziamenti fino a 70 000 euro per cinque anni per i piccoli progetti;
- evitare la desertificazione, stanziando risorse integrative a favore degli agricoltori in aree con difficili condizioni naturali;
- ridurre la burocrazia, grazie a regole più semplici, soprattutto per i piccoli agricoltori, che riceveranno annualmente un unico finanziamento compreso fra 500 e 1 000 euro per azienda.

Grazie alle riforme precedenti, l'incidenza della PAC sul bilancio dell'UE è diminuita, passando dal 75% circa al 41%.

Le nuove proposte distribuiranno le risorse disponibili secondo criteri più mirati ed efficienti. Dovrebbero entrare in vigore nel 2014, dopo essere state approvate dal Parlamento europeo e dai ministri nazionali all'interno del Consiglio dell'UE.

Sito web: http://ec.europa.eu/news/agriculture/111012_it.htm


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