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Politica di sviluppo UE: potenziare l'impatto degli aiuti

Data: 14/10/2011

L'UE rivedrà le sue priorità in materia di fornitura di aiuti ai paesi in via di sviluppo per garantire il massimo impatto sulla riduzione della povertà.

Il commissario UE per lo Sviluppo, Andris Piebalgs, ha presentato il "Programma di cambiamento" della politica dell'UE in materia di sviluppo, e una nuova politica dell'UE in materia di sostegno al bilancio.

In queste comunicazioni è delineato un approccio più strategico dell'UE alla riduzione della povertà, che verrà messo in atto anche attraverso un'assegnazione di fondi più mirata.

In futuro, la spesa dell'UE si concentrerà su settori fondamentali per la crescita a lungo termine e inclusiva e sarà mirata ai paesi più bisognosi di aiuti esterni, nei quali gli aiuti possono produrre risultati effettivi.

Gli aiuti dell'UE devono essere mirati ai settori che sono alla base di una crescita inclusiva e sostenibile.

Tra questi:
• la buona governance, compresi il rispetto dei diritti umani e della democrazia;
• la parità tra i generi, il ruolo della società civile e la lotta alla corruzione;
• la protezione sociale, la sanità e l'istruzione;
• il sostegno ad un clima imprenditoriale favorevole e ad una più profonda integrazione regionale;
• l'agricoltura sostenibile e l'energia pulita. Al fine di generare maggiori risorse, l'UE esplorerà sistemi innovativi di finanziamento dello sviluppo, come la combinazione di sovvenzioni e prestiti.

La Commissione incoraggerà inoltre l'UE e gli Stati membri ad elaborare insieme strategie e programmi (per una "programmazione congiunta") e a meglio ripartirsi i compiti in modo da potenziare l'efficacia degli aiuti.

L'UE nel suo insieme (gli Stati membri più EuropeAid, fondi gestiti dalla Commissione) è a livello mondiale il più importante donatore di aiuti ufficiali allo sviluppo.

Nel 2010 l'UE ha fornito 53,8 miliardi di euro (più del 50% degli aiuti globali).

La Commissione europea è responsabile della gestione di 11 miliardi di euro di aiuti all'anno, occupando così il secondo posto tra i donatori a livello mondiale.

Sito web: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/1184&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en


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