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Iva: cambiarla per sconfiggere le frodi

Data: 18/10/2011

Le indicazioni del Parlamento alla Commissione europea: esenzione per no-profit, soglie per le Pmi, aliquote ridotte per i prodotti eco-compatibili.


13 Ottobre 2011

Con una risoluzione il Parlamento europeo ha risposto al Libro verde della Commissione europea sul futuro dell'Iva, pubblicato a dicembre 2010.
Il documento sarà la base per la strategia europea attesa per la fine dell'anno.

Per il relatore del provvedimento, David Casa, non deve più accadere che gli imprenditori europei preferiscano fare affari con paesi non Ue che hanno un regime Iva più semplice. Vanno allora semplificate le infrastrutture e va data priorità anche alla lotta alle frodi fiscali.

L'obiettivo principale della risoluzione è trovare un equilibrio tra il mantenimento del gettito Iva ai livelli necessari ma, al tempo stesso, assicurarsi che tale gettito non soffochi le attività imprenditoriali.

Ciò può essere realizzato grazie alla lotta contro la frode (che costa 100 miliardi di euro in mancate entrate) e riducendo la sovrabbondanza di esenzioni e tariffe diverse.
I nuovi regimi Iva dovranno semplificare la vita degli imprenditori onesti e aiutare le organizzazioni no-profit nella fornitura di beni e servizi.

La risoluzione invita la Commissione a proporre un meccanismo che consenta agli Stati membri che desiderano rafforzare la società civile di introdurre un'esenzione Iva generale per tutte o per la maggior parte delle attività svolte da organizzazioni no-profit, con particolare riferimento alle Ong più piccole.

Si chiede inoltre alla Commissione e agli Stati membri di considerare l'introduzione a livello europeo di una soglia di esenzione Iva per le Pmi, al fine di ridurre la burocrazia e costi e per facilitare l'accesso al mercato interno.

La risoluzione chiede anche una strategia verde in materia di Iva che preveda aliquote ridotte sui prodotti eco-compatibili per renderli più competitivi rispetto a quelli non-ecologici più a buon mercato.

Soddisfatto della risoluzione Claudio Morganti, membro della commissione per gli affari economici e monetari e relatore ombra della relazione. «In particolare - ha fatto notare Morganti- è stato approvato un mio emendamento che va nella direzione di istituire una soglia di esenzione Iva per le piccole e medie imprese, estesa a tutta l'Ue, in modo da ridurre oneri e costi e facilitare, così, un più ampio accesso al mercato interno, specialmente per l'imprenditoria giovanile».
A favore delle Pmi, per Morganti, vi è anche la semplificazione amministrativa e burocratica attraverso un uso migliore degli strumenti digitali.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1733,00.html


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