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La Pac dopo il 2013: 70mila euro a chi avvierà un’attività agricola

Data: 18/10/2011

La Commissione europea propone in dieci punti un nuovo partenariato con gli agricoltori. Piacciono le filiere corte e i fondi per l’innovazione. Lavoro agricolo: si punta al cambio generazionale. Nel mirino c’è il compimento di Europa 2020.


12 Ottobre 2011

La Commissione europea ha presentato oggi il proprio progetto di riforma della Politica agricola comune dopo il 2013, che mira a rafforzare competitività, sostenibilità e il consolidamento dell'agricoltura, dando anche un contributo decisivo alla strategia Europa 2020 in materia ecologica.

Per Paolo De Castro si tratta di «una riforma di straordinaria importanza che accompagnerà i nostri agricoltori in un'era nuova, in cui la volatilità diventerà un fenomeno sistematico e gli agricoltori avranno bisogno di nuovi strumenti per gestire una situazione inedita quanto difficile».

Per il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo le proposte presentate dal Commissario Ciolos si collocano in uno scenario agricolo particolare, radicalmente mutato: «siamo ben consapevoli di cosa significherebbe un arretramento del nostro potenziale produttivo: rinunciare a due tra le più importanti sfide che l'agricoltura ha di fronte, quella della food security e quella del ruolo ambientale e sociale dei milioni di agricoltori che oggi popolano l'Europa rurale. Sfide che richiedono una riforma ambiziosa e capace di coniugare due esigenze apparentemente inconciliabili: produrre di più e inquinare meno».

Fa anche notare De Castro che quello attuale é un banco di prova importante dal punto di vista istituzionale: «per la prima volta la riforma della Pac è sottoposta alla procedura di codecisione».

I dieci punti della riforma

1) La Commissione propone di sostenere il reddito degli agricoltori in modo più equo, semplice e mirato. L'aiuto di base riguarderà solo gli agricoltori in attività. Sarà decrescente a partire da 150mila euro con un massimale annuo di 300mila euro per azienda, pur tenendo conto del numero di posti di lavoro creati nelle aziende agricole. Inoltre, gli aiuti verranno distribuiti in modo più equo tra agricoltori, regioni e Stati membri.

2) Contro la volatilità dei prezzi la Commissione propone reti di sicurezza più efficaci e più reattive per i comparti maggiormente esposti, con intervento pubblico e ammasso privato, e suggerisce di incentivare la creazione di assicurazioni e fondi di mutualizzazione.

3) Per rafforzare la sostenibilità ecologica del settore agricolo e valorizzare gli sforzi compiuti dagli agricoltori la Commissione propone di riservare il 30% dei pagamenti diretti alle pratiche che consentono un uso ottimale delle risorse naturali.

4) Proposto il raddoppio degli stanziamenti destinati a ricerca e innovazione in campo agronomico e di fare in modo che i risultati della ricerca si concretizzino nella pratica attraverso un nuovo partenariato per l'innovazione. I fondi permetteranno di promuovere il trasferimento del sapere e la prestazione di consulenza agli agricoltori, di sostenere progetti di ricerca utili per l'attività agricola, stimolando una cooperazione più stretta tra il settore agricolo e la comunità scientifica.

5) Per rafforzare la posizione degli agricoltori sulla filiera alimentare la Commissione propone di sostenere le organizzazioni di produttori e quelle interprofessionali e di sviluppare le filiere corte dal produttore al consumatore, senza troppi intermediari. Le quote zucchero, che hanno perso la loro ragion d'essere, non saranno mantenute al di là del 2015.

6) Vanno prese in considerazione le specificità di ogni territorio e vanno incoraggiate le iniziative agroambientali a livello nazionale, regionale e locale.

7) Dato che due terzi degli agricoltori hanno più di 55 anni va incentivata l'occupazione incoraggiando le giovani generazioni a dedicarsi all'attività agricola,la Commissione propone di istituire una nuova agevolazione all'insediamento destinata agli agricoltori che hanno meno di quarant'anni,per sostenerli durante i primi cinque anni di vita del loro progetto.

8) Per promuovere l'occupazione e l'imprenditorialità,la Commissione propone una serie di misure intese a stimolare l'attività economica nelle zone rurali e a incoraggiare le iniziative di sviluppo locale. Verrà creato un kit d'avviamento per sostenere i progetti di microimpresa,con finanziamenti fino a 70mila euro per un periodo di cinque anni.

9) Per evitare la desertificazione e preservare la ricchezza dei territori la Commissione offre la possibilità agli Stati membri di fornire un maggiore sostegno agli agricoltori che si trovano in zone soggette a vincoli naturali,grazie a un'indennità supplementare.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,74_ART_1731,00.html


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