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Bilancio 2012: pagamenti per 133,1 miliardi di euro

Data: 03/11/2011

Il Parlamento vota un bilancio che dovrà stimolare crescita, innovazione e occupazione. Ora partono i negoziati con il Consiglio.


26 Ottobre 2011

Con il voto odierno relativo al bilancio Ue 2012 (431 a favore, 120 contrari e 124 astensioni) il Parlamento ha deciso di ripristinare il livello di spesa proposto dalla Commissione, dopo i tagli effettuati dal Consiglio a luglio.
La posizione del Parlamento prevede un aumento dei pagamenti del 5,2% rispetto all'anno in corso, per un totale di 133,1 miliardi di euro.

Come previsto, le categorie di spesa che vedono gli aumenti più considerevoli sono Ricerca e sviluppo (+8.8%) e i Fondi di coesione e strutturali (+10.35%), relativi a investimenti a lungo termine, che erano parte del Quadro finanziario multi annuale, e a impegni presi che devono essere onorati.

Un'altra categoria di spesa per cui il Parlamento vuole un aumento è Libertà, sicurezza e giustizia (+6.84%) a causa della crescente necessità di controllare i flussi d'immigrati e di rifugiati e il pattugliamento marino nel Mediterraneo.

Per le categorie Competitività per crescita e occupazione e Ue come attore globale il Parlamento vuole spendere un po' di più di quanto proposto dalla Commissione.
E non è d'accordo nel finanziare il programma di fusione nucleare Iter con i fondi previsti per Ricerca e sviluppo con il 7° Programma quadro, come proposto da Commissione e Consiglio. Poiché il progetto Iter è stato approvato all'interno dell'attuale Quadro finanziario, i deputati ritengono che debba essere finanziato con fondi diversi da quelli previsti per altri progetti di ricerca.

Per la politica che ha come obiettivo ridurre le differenze di sviluppo fra le regioni europee, il Parlamento ha ripristinato il progetto di spesa presentato dalla Commissione, tagliato in seguito dai ministri per le finanze.

Il Parlamento ha deciso di aggiungere 250 milioni di euro ai fondi d'emergenza per il settore frutta e verdura per prevenire possibili crisi future come quella dell'escherichia coli e per compensare gli agricoltori per le conseguenze finanziarie di altre crisi. I deputati hanno anche difeso il programma di aiuto alimentare per i bisognosi che offre alimenti alle banche del cibo, per il quale il Consiglio sta bloccando l'utilizzo di una nuova base giuridica.

Il Parlamento non è d'accordo con i tagli proposti dal Consiglio sul Fondo per i rifugiati, sul Fondo per i rimpatri e sul Fondo per le frontiere esterne (da 45 milioni) e propone invece un aumento per il bilancio dell'agenzia per il controllo delle frontiere esterne Frontex con una riserva di 25 milioni di euro, poiché tali fondi potrebbero rivelarsi necessari per il pattugliamento delle acque del Mediterraneo e per rinforzare la sorveglianza al confine greco-turco.

I deputati hanno approvato un aumento di 100 milioni in aiuti alla Palestina, al processo di pace in Medio Oriente e al fondo per i rifugiati palestinesi dell'Onu. Altri aumenti, meno consistenti, sono stati approvati in questa categoria: 27 milioni per gli strumenti di cooperazione per Asia e America latina, 3 milioni per le missioni di osservazione elettorale e altri 3 milioni per la comunità turco-cipriota. Per reperire i fondi necessari, i deputati hanno approvato dei tagli alla missione Ue di polizia in Afghanistan e alla linea di bilancio per le misure d'emergenza nell'ambito della politica estera dell'Unione.

Il relatore per il bilancio amministrativo del Parlamento e delle altre istituzioni, José Manuel Fernandes, ha proposto ulteriori tagli al bilancio, con un modesto aumento al di sotto dell'inflazione pari all'1,44%. La cifra copre anche le attività da finanziare, rispetto a quest'anno. In particolare, si tratta delle spese legate all'arrivo dei 18 deputati extra, previsti dal Trattato di Lisbona: se si esclude questa voce, l'aumento di bilancio per l'anno prossimo sarebbe di solo lo 0.8%.
Per diminuire le spese, i deputati vogliono abbassare i costi di traduzioni e interpretazioni, attuando delle modifiche all'organizzazione del settore, e tagliando le spese di viaggio, per esempio riducendo il numero di viaggi effettuati in business class. Tutte le indennità saranno congelate ai valori del 2011.

Ora inizia il periodo di conciliazione di 21 giorni, con riunioni della commissione bilanci l'8 e il 18 novembre e quelle di trilogo del 3, 10 e 14. Se il Parlamento e il Consiglio raggiungeranno un accordo durante questo periodo, il bilancio definitivo potrebbe essere approvato già durante la sessione plenaria del Parlamento europeo di dicembre a Bruxelles (30/11 e 01/12).

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1757,00.html


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