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Gare d’appalto: deve vincere l’idea innovativa e sostenibile

Data: 03/11/2011

Una risoluzione prepara il terreno alle Pmi per un accesso facilitato agli appalti pubblici, che non dovranno più premiare solamente il basso costo. Previsto l'uso di un documento elettronico e dell’autocertificazione.


25 Ottobre 2011

In base a una risoluzione non legislativa del Parlamento europeo le regole sugli appalti pubblici, che costituiscono il 17% del Pil Ue, dovrebbero essere semplificate per permettere alle piccole e medie imprese di accedere più facilmente alle gare d'appalto.
In particolare si propone che l'appalto sia assegnato non solo all'offerta più bassa, ma anche a quella più innovativa o con un miglior impatto ambientale.
La Commissione presenterà la propria riforma a dicembre.

Fra le varie proposte approvate dall'Aula per semplificare le procedure di assegnazione di un appalto vi è la creazione di un passaporto elettronico che certifichi rapidamente il rispetto, da parte dell'impresa in gara, delle regole comunitarie in materia.

Per semplificare ulteriormente l'iter amministrativo, i deputati propongono l'autocertificazione sul possesso dei requisiti per partecipare all'appalto e che la richiesta della documentazione originale da parte delle autorità si faccia solo per le imprese selezionate per la fase finale della gara.

Piccole imprese e subappalti
L'Aula ha proposto la possibilità di suddividere in lotti gli appalti, in modo da garantire alle piccole e medie imprese migliori possibilità di partecipazione alle gare.

I deputati chiedono inoltre alla Commissione di verificare "se per il subappalto siano necessarie nuove norme, ad esempio l'istituzione di una catena di responsabilità" per evitare che le Pmi subappaltatrici siano soggette a condizioni peggiori di quelle applicabili all'impresa principale che si è aggiudicata l'appalto.

I deputati affermano che il criterio del prezzo più basso non dovrebbe più essere un fattore determinante per l'assegnazione dei contratti, ma dovrebbe essere sostituito da criteri più ampi che includano l'impatto sociale e ambientale della proposta e prendano in considerazione l'intero ciclo di produzione del bene o del servizio in appalto.

Allargare i criteri di selezione e ammettere sistematicamente offerte alternative permetterebbe, secondo il Parlamento, alle imprese in gara di proporre nuove soluzioni e fare degli appalti un motore d'innovazione, secondo gli obiettivi della strategia 2020.
Infine i deputati chiedono alla Commissione di valutare l'adeguatezza delle soglie esistenti per gli appalti di beni e di servizi.

Le reazioni italiane
Per Raffaele Baldassarre, relatore ombra della relazione per la Commissione Occupazione, si legge in una nota, «gli appalti pubblici possono svolgere un ruolo decisivo per il rilancio economico dell'Ue. Il criterio del prezzo più basso non può continuare a essere determinante durante la fase di aggiudicazione e va sostituito con quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa in termini di benefici economici, sociali e ambientali. Allo stesso modo, condivido in toto l'urgenza di una semplificazione della normativa, che renda le procedure di appalto più snelle, meno macchinose e più vicine alle esigenze delle piccole stazioni appaltanti».

Commenti positivi anche da parte di Oreste Rossi, per il quale «è fondamentale l'invito che si fa a rispettare i criteri di trasparenza, chiarezza, sostenibilità e accessibilità, e a seguire la via della semplificazione e del miglioramento della certezza giuridica» e di Claudio Morganti, che ritiene che bisognerebbe «rendere prioritario anche il problema dell'accesso al credito per le Pmi, che potrebbe diventare ancora più difficile e costoso con l'entrata in vigore delle normative di Basilea III. L'insieme dei provvedimenti di Basilea III prevede requisiti patrimoniali più elevati per le banche, e ciò implica una stretta all'erogazione del credito e un aumento dei costi di finanziamento che rischia di colpire maggiormente proprio le Pmi».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1753,00.html


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