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Previsioni d'autunno UE 2011-2013: la crescita è un treno fermo

Data: 14/11/2011

La ripresa economica dell'UE si è fermata: il forte deterioramento della fiducia colpisce investimenti e consumi, la debolezza della crescita mondiale frena le esportazioni, l'urgenza di risanamento dei conti pubblici grava sulla domanda interna.

Secondo le previsioni attuali la stagnazione del PIL nell'UE si trascinerà ben oltre il primo trimestre 2012, con una crescita per l'intero 2012 intorno allo 0,5% e una lenta ripresa entro il 2013, dell'ordine dell'1,5%. Non si prevedono miglioramenti concreti sul mercato del lavoro e la disoccupazione non si muoverà dagli alti livelli attuali, intorno al 9,5%.
L'inflazione dovrebbe ritornare sotto il 2% nei mesi a venire.

Le previsioni indicano un progredire del risanamento dei conti pubblici con disavanzi in diminuzione fino ad attestarsi leggermente sopra il 3% entro il 2013, a politiche invariate.

Olli Rehn, vicepresidente della Commissione, responsabile degli Affari economici e monetari, ha dichiarato: "La crescita è ferma in Europa: siamo a rischio di una nuova recessione. Benché in alcuni Stati membri si registri un aumento dei posti di lavoro, non si prevede alcun effettivo miglioramento sul versante della disoccupazione nell'insieme dell'UE.

La chiave della ripresa della crescita e della creazione di posti di lavoro sta nel ripristino della fiducia nella sostenibilità dei bilanci pubblici e nel sistema finanziario nonché nell'accelerazione delle riforme volte a rafforzare il potenziale di crescita dell'Europa.

Vi è ampio consenso sull'azione politica necessaria: occorre ora tradurla in pratica, senza se e senza ma. Per parte mia, inizierò sin dal primo giorno ad applicare le nuove regole di governance economica".

Sito web: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/1331&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en


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