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Conti Ue: la qualità della rendicontazione può migliorare

Data: 15/11/2011

I numeri rappresentano fedelmente la situazione finanziaria dell'Unione europea, ma dalla Relazione della Corte dei conti sul bilancio 2010 emergono ancora troppi errori contabili nei pagamenti.


10 Novembre 2011

Il presidente della Corte dei Conti europea, Vitor Caldeira, ha presentato la relazione annuale 2010 alla Commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo.

La relazione annuale sull'esecuzione del bilancio Ue riguarda principalmente l'affidabilità dei conti e la regolarità delle operazioni.
Quest'anno include anche un capitolo sui risultati della spesa e affronta la qualità della rendicontazione della Commissione.

Per quanto riguarda l'affidabilità dei conti Ue 2010, Caldeira ha detto che presentano fedelmente la situazione finanziaria, i risultati delle operazioni e i flussi di cassa per l'esercizio considerato.

Il punto qualitativo
Ma esistono tuttora margini di miglioramento della qualità della rendicontazione finanziaria e dei sistemi informativi sottostanti.
Ad esempio, quest'anno la Corte ha osservato che le norme contabili e la supervisione non sono state adeguatamente modificate in risposta al notevole aumento della percentuale di anticipi, i prefinanziamenti, nel bilancio Ue.
A partire dal 2009 si è verificato nel settore della Coesione un significativo aumento dei pagamenti verso Fondi che utilizzano strumenti di ingegneria finanziaria.

Nell'ambito di tali strumenti, il bilancio Ue esegue pagamenti anticipati a favore di Fondi appena viene istituito il loro quadro giuridico.
Gli Stati membri utilizzano poi i Fondi per fornire aiuto rimborsabile sotto forma di prestiti, garanzie e investimenti azionari nel corso del periodo di programmazione.

L'audit della Corte ha individuato un buon numero di casi in cui la Commissione aveva inizialmente registrato i pagamenti di prefinanziamento a carico del bilancio Ue come spese invece che come attivo nello stato patrimoniale.
Di conseguenza, i conti provvisori davano l'impressione che i destinatari dell'assistenza avessero fornito piena giustificazione per l'uso dei fondi Ue, mentre non era vero.

Caldeira ha detto che la Commissione ha corretto l'anomalia contabile con un aggiustamento dei conti provvisori 2010 e una riclassificazione delle cifre corrispondenti nei conti 2009. Ma non c'è soltanto la questione contabile: c'è una mancanza di informazioni aggiornate sui fondi Ue effettivamente utilizzati dagli Stati membri nell'ambito degli strumenti di ingegneria finanziaria, mancanza che ostacola un'efficace supervisione e gestione da parte della Commissione.


La Corte ritiene urgente che la Commissione non solo riveda la relativa norma contabile, ma intraprenda anche azioni per far sì che le informazioni siano disponibili. La parte principale del lavoro di audit per la relazione annuale e la dichiarazione di affidabilità consiste nella valutazione, svolta dalla Corte, della regolarità delle entrate e delle spese.

La dichiarazione di affidabilità redatta dalla Corte sull'esercizio finanziario 2010 è stata modificata per riflettere le modifiche apportate ai princìpi contabili internazionali, entrate in vigore nel 2011.
Nella dichiarazione vengono distinti entrate, impegni e pagamenti.
A giudizio della Corte, le entrate alla base dei conti Ue per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 sono legittime e regolari. Allo stesso modo o sono gli impegni alla base dei conti per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2010.

Al contrario, i pagamenti alla base dei conti sono stati inficiati da errori, con un tasso di errore stimato al 3,7% per l'insieme del bilancio Ue. La stima non si riferisce a casi di frode, poiché vi sono molte ragioni per le quali si verificano errori.
Nel complesso i sistemi di controllo sono stati solo parzialmente efficaci nel garantire la regolarità dei pagamenti.

La Corte ha concluso che i due più grandi gruppi di politiche, Agricoltura e risorse naturali e Coesione, energia e trasporti, sono inficiati da errori e i relativi sistemi sono parzialmente efficaci.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_1775,00.html


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