Data: 21/11/2011
L'Unione europea deve rafforzare le sue relazioni con i paesi terzi per avvalersi maggiormente dei reciproci vantaggi che la migrazione può apportare. Benché la migrazione sia tra le principali priorità politiche dell'Unione europea, la primavera araba e gli avvenimenti del 2011 nel sud del Mediterraneo hanno ulteriormente evidenziato la necessità che tale politica sia completa e coerente. Ecco perché la Commissione europea propone di rafforzare il dialogo e la cooperazione operativa nel settore della migrazione e della mobilità con i paesi terzi partner, approfondendo le proposte contenute nella comunicazione dell'8 marzo relativa a un partenariato e a una prosperità condivisa con il Mediterraneo meridionale.
Sarà data priorità a due principali quadri operativi.
In primo luogo saranno creati partenariati per la mobilità con gli immediati vicini dell'UE, e con Tunisia, Marocco ed Egitto in un primo tempo. Questi partenariati per la mobilità offrono un quadro concreto per il dialogo e la cooperazione fra l'UE e i paesi terzi, e servono fondamentalmente a facilitare e a organizzare meglio la migrazione regolare, a definire misure efficaci e umane nell'affrontare la migrazione irregolare e a predisporre misure concrete per rafforzare i benefici della migrazione in termini di sviluppo. La conclusione di accordi di riammissione e di facilitazione del visto deve essere parte di tali partenariati.
Per altri paesi, la Commissione propone la creazione di agende comuni su migrazione e mobilità, che costituiranno un livello avanzato di cooperazione basato su una serie di raccomandazioni, obiettivi e impegni comuni per il dialogo e la cooperazione.
Saranno predisposti centri di risorse per la migrazione e la mobilità , per fornire risorse e assistenza ai cittadini e ai paesi partner nel settore dell'adeguamento delle qualifiche e del coordinamento fra domanda e offerta di lavoro. Il portale europeo dell'immigrazione , varato oggi sul web, aiuterà inoltre i migranti a compiere scelte più informate sulla migrazione e la mobilità verso l'Unione europea.
Ogni due anni, dal giugno 2013, sarà redatta una relazione sull'approccio globale per monitorarne l'attuazione e garantirne i progressi.
Sito web: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/1369&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en
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