English version

Risultati del Consiglio europeo

Data: 13/12/2011

In occasione del Consiglio europeo che si è tenuto lo scorso 8 e 9 dicembre 2011 a Bruxelles, 26 Stati membri su 27 hanno deciso di rispondere in modo fermo alla crisi in corso e di sottoscrivere in tempi rapidi un accordo intergovernativo per una maggiore integrazione, disciplina e convergenza.

Il nuovo trattato dovrebbe garantire il rispetto delle nuove e più rigorose norme elaborate dall'UE in materia di debito e disavanzo.

I leader europei hanno anche concordato di attuare rapidamente un pacchetto di misure già sul tavolo per una maggiore disciplina e stabilità e per rilanciare crescita e occupazione. Per quanto riguarda debito e disavanzo, le decisioni adottate potenziano ulteriormente il quadro già più che rigoroso per la disciplina di bilancio e il coordinamento delle politiche economiche nell'area dell'euro.

Il Consiglio europeo ha anche invitato il Consiglio e il Parlamento ad esaminare con procedura accelerata i due regolamenti basati sull'articolo 136 del trattato sul funzionamento dell'UE, proposti dalla Commissione a novembre per intensificare ulteriormente la vigilanza preventiva sui bilanci e la solidità e credibilità del processo di bilancio nell'area dell'euro, in modo che possano entrare in vigore in tempo per il ciclo 2012.

Tutti i paesi, tranne il Regno Unito, firmeranno inoltre un trattato intergovernativo per sancire il loro ulteriore impegno a:
- sostenere le raccomandazioni formulate dalla Commissione a favore di una maggiore automaticità nell'ambito della procedura per disavanzi eccessivi;
- adottare una norma che stabilisca l'obbligo del pareggio di bilancio a livello costituzionale od equivalente, riconoscendo la competenza della Corte di giustizia a verificarne il recepimento.

Sul fronte della stabilità finanziaria dell'area dell'euro, il Consiglio europeo ha inviato un messaggio forte agli investitori, ribadendo il proprio impegno a difendere l'euro.

È stato inoltre convenuto:
- di anticipare di un anno (luglio 2012) l'entrata in vigore del meccanismo europeo di stabilità (MES);
- che la partecipazione del settore privato al programma di riduzione del debito greco resti un caso isolato;
- la clausola del MES su tale partecipazione sarà messa nel preambolo, in modo che possa risultare in linea con i principi e il funzionamento del FMI;
- che nel MES le decisioni urgenti saranno adottate a maggioranza qualificata;
- di valutare nuovamente nel marzo 2012 se il massimale complessivo di 500 miliardi di euro per il Fondo europeo di stabilità finanziaria (il cosiddetto "Fondo salva Stati") e il MES sia adeguato;
- che i paesi dell'area dell'euro e gli altri Stati membri confermeranno entro 10 giorni se sono in grado di fornire al FMI fino a 200 miliardi di euro in risorse aggiuntive, mediante prestiti bilaterali, per garantire che il Fondo possa disporre di risorse sufficienti per far fronte alla crisi.

Il 9 dicembre la Croazia ha firmato il trattato di adesione e ben presto terrà un referendum per decidere se aderire all'UE il 1° luglio 2013.


Per ulteriori informazioni potete consultare il sito riportato di seguito.

Sito web: http://ec.europa.eu/news/eu_explained/111212_it.htm


Pagina precedente