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Giovani: più tempo libero, meno studio

Data: 07/12/2011

Negli ultimi vent’anni si è contratto il tempo dedicato dagli studenti all’istruzione e alla formazione (19' in meno al giorno) e quello dedicato alle attività fisiologiche, cioè al sonno, al mangiare e alla cura di sé (16' in meno), mentre e’ aumentato il tempo libero (33' in più) e quello dedicato agli spostamenti (23' in più).

E’ quanto emerge dalla terza rilevazione multiscopo dell’Istat sull’uso del tempo condotta tra il 2008 e il 2009 (intervistando un campione di 40.944 individui che hanno descritto in un diario le loro attività quotidiane), confrontati con i risultati della rilevazione 1988-1989 mostrano l’evoluzione nel modo in cui i cittadini organizzano la propria giornata.

Nello stesso periodo per gli occupati – spiega ancora l’Istat – è aumentato il tempo di lavoro (12' in più) e per gli spostamenti (17' in piu’), mentre è diminuito quello per attività fisiologiche ed e rimasto stabile il tempo libero.

Per gli uomini a contrarsi è principalmente il tempo dedicato alle attività fisiologiche (35' in meno), per le donne il lavoro familiare (40' in meno).

La disponibilità di tempo libero è più elevata per gli studenti (5h51') rispetto alle studentesse (4h56'): queste impiegano 1h11' del loro tempo nel lavoro familiare, contro i 24' degli studenti.

Per gli studenti, il 22,7% di un giorno medio feriale è occupato dalla frequenza scolastica e dallo studio; per gli occupati il 29,5% è destinato al lavoro, quota che si riduce al 13,6% del sabato e al 5,1% della domenica.

Le lavoratrici svolgono più lavoro familiare il sabato (4h33') e la domenica (4h01') che in un giorno feriale (3h24'): per questo il loro tempo libero cresce di meno nel weekend. Guardare televisione e video è la principale attività del tempo libero per tutti.

Nel corso di vent’anni il tempo dedicato a essa è rimasto stabile per gli occupati, in diminuzione per gli studenti (6' in meno) e in aumento per gli anziani (13' in più).

Per gli studenti nello stesso periodo è diminuito di 21' il tempo dedicato alle attività all’aperto, è aumentata la socialità (25' in più) e l’uso di PC e internet (raddoppiato rispetto al 2002).

Per gli occupati e gli anziani è aumentato il tempo destinato al riposo (13' in più per i primi e 34' in più per i secondi).

Le donne sono penalizzate: non riescono a svolgere le attività del tempo libero come gli uomini, neanche se a questo si aggiunge il tempo dedicatovi in contemporanea ad altre attività.


Per ulteriori informazioni potete consultare il sito riportato di seguito.

Sito web: http://www.corriereuniv.it/cms/2011/12/giovani-piu-tempo-libero-meno-studio/


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