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Pacchetto latte: trovato l’accordo politico

Data: 13/12/2011

Nel rispetto delle regole della libera concorrenza c’è la possibilità di programmare e gestire i volumi produttivi dei prodotti caseari di qualità certificata. Soddisfatto De Castro.


06 Dicembre 2011


Con l'accordo politico trovato dal trilogo Parlamento, Consiglio e Commissione sul pacchetto latte, la filiera lattiero-casearia europea avrà un sistema di regole riorganizzato e coerente con l'attuale scenario economico.
Lo ha dichiarato Paolo De Castro.

Per il Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, «grazie alla codecisione siamo riusciti in pochi mesi a ribaltare le proposte consegnateci dalla Commissione. Abbiamo introdotto in Parlamento una serie di novità che condizioneranno in positivo il futuro del settore. Prima fra tutte, la possibilità, nel rispetto delle regole della libera concorrenza, di programmare e gestire i volumi produttivi dei prodotti caseari di qualità certificata».

Un bene per l'Italia
Per De Castro si tratta di uno strumento storico, una grande opportunità anche per il nostro Paese, «che fa della qualità una delle principali leve competitive e che, in una fase di profonda incertezza dei mercati, assume un rilievo ancor più strategico».

Il nuovo regolamento, così come previsto per il settore ortofrutticolo, apre anche alle organizzazioni di produttori e al riconoscimento dell'interprofessione con l'inclusione, in quest'ultimo caso, dei rappresentanti della distribuzione organizzata.

Nuovi contratti
Ma il dispositivo, fa notare De Castro, guarda anche all'economia contrattuale: «in tale ambito, sono definiti contratti tra agricoltori e trasformatori comprensivi di tutti gli elementi necessari a garantire maggiori certezze al settore e con la possibilità, per gli Stati membri e previo accordo con la filiera, di definire una durata minima semestrale. La natura dei contratti, così come modificata in Parlamento, favorisce la stabilizzazione dei prezzi e rivede, tra l'altro, le percentuali del volume del latte coperto da negoziazione portandole, in deroga, a un massimo del 45% del totale nazionale per gli stati che non eccedono la produzione di 500 mila tonnellate».

Sempre nelle nuove regole contrattuali, osserva De Castro, i prezzi dovranno essere statici ma anche calcolati combinando vari fattori, inclusi indicatori che possono avere ripercussioni sui cambiamenti delle condizioni di mercato.

Adesso bisognerà attendere i passaggi formali in Consiglio e in Commissione Agricoltura, prima della definitiva approvazione in Plenaria, prevista per febbraio.

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,74_ART_1814,00.html


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