Data: 13/11/2012
La Commissione europea vara un piano d'azione di sei anni per cambiare e rendere competitiva l'industria automobilistica Ue entro il 2020. C'è tutto: dal lavoro alle emissioni, dalla ricerca e sviluppo agli accordi commerciali.
08 Novembre 2012
Un piano d'azione presentato dalla Commissione europea punta a rafforzare l'industria automobilistica dell'Unione europea. Vengono proposte azioni concrete nell'ambito dei più temi: emissioni, finanziamento della ricerca nell'ambito delle prospettive 2014-2020, elettromobilità, sicurezza stradale, nuove conoscenze, regolamentazione intelligente, negoziati commerciali e armonizzazione a livello internazionale.
Il piano è il primo atto della nuova politica industriale europea descritta nella comunicazione di ottobre della Commissione europea
I quattro pilastri del piano d'azione Il piano comprende quattro pilastri, fatti da azioni concrete proposte dalla Commissione, che le realizzerà insieme agli Stati membri e alle autorità regionali nei prossimi sei anni.
Primo: investire in tecnologie avanzate e finanziare l'innovazione Per rafforzare la competitività dell'industria automobilistica europea e mantenere la leadership tecnologica, è essenziale aumentare le risorse destinate alla ricerca e promuovere una normativa che incoraggi l'innovazione. Si tratta di: • sviluppare una proposta sull'iniziativa europea per le auto verdi che consenta di identificare in modo chiaro i finanziamenti per la ricerca e l'innovazione messi a disposizione del settore dei trasporti e di stabilire priorità di'efficienza energetica e sistemi di propulsione alternativi; • proseguire la collaborazione con la Banca europea per gli investimenti per garantire la disponibilità dei finanziamenti di progetti nell'ambito della ricerca e dell'innovazione nel settore automobilistico e di sostenere gli sforzi per agevolare l'accesso al finanziamento delle Pmi e delle imprese di dimensione intermedia. La Commissione intende valutare con la Bei la possibilità di finanziare progetti connessi all'elettromobilità; • attuare gli obiettivi 2020 in materia di emissioni di CO2 per autovetture e furgoni; • avviare una consultazione sulla politica di regolamentazione delle emissioni di CO2 per autovetture e furgoni dopo il 2020; • sostenere lo sviluppo e l'attuazione di nuovi e più realistici cicli di prove per la guida e la misurazione del consumo di carburante e delle emissioni di autovetture e furgoni; • definire misure complementari per il controllo delle emissioni inquinanti dei veicoli in circolazione, in base ad analisi approfondite per ottenere una rapida riduzione delle effettive emissioni inquinanti; • proseguire il lavoro nell'ambito della sicurezza stradale con azioni indirizzate ai veicoli, alle infrastrutture e al comportamento dei conducenti; • promuovere la diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti (Its), quali i sistemi cooperativi o l'"eCall", il sistema di bordo per le chiamate di emergenza a livello europeo; • istituire una strategia per i carburanti alternativi che sostenga l'esigenza di carburanti alternativi quali l'elettricità, l'idrogeno, i biocombustibili sostenibili, il gas naturale e il Gpl e adottare una proposta legislativa riguardante l'infrastruttura per i carburanti alternativi che stabilisca una diffusione minima dell'infrastruttura per il rifornimento/ricarica e fissi norme comuni per determinati carburanti, compresi i veicoli elettrici; • promuovere il dialogo con le parti interessate in merito a un programma volontario di etichettatura relativo ai carburanti; • sorvegliare l'attuazione dei piani di azione nazionali per le energie rinnovabili in particolare le aliquote effettive applicate alle miscele di biocarburanti nei vari Stati membri e la compatibilità dei carburanti con le tecnologie dei veicoli; • assicurare con una misura legislativa che siano attuate in tutta l'Ue soluzioni pratiche e soddisfacenti per l'aspetto infrastrutturale dell'interfaccia di ricarica dei veicoli elettrici.
Secondo: mercato interno più forte e regolamentazione intelligente Per attirare gli investimenti e mantenere una forte base industriale automobilistica, all'Ue occorre un quadro stabile e prevedibile in grado di promuovere l'innovazione senza imporre oneri. Si tratta di: • avviare un dialogo con le parti interessate incoraggiandole a trovare principi comuni in materia di accordi verticali di distribuzione dei nuovi veicoli; • presentare orientamenti per gli incentivi fiscali concessi dagli Stati membri per i veicoli puliti ed efficienti sul piano energetico al fine di potenziare l'efficacia ambientale e limitare la frammentazione del mercato;
Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2205,00.html
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