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Data: 21/12/2012

L'angolo della lettura


Storie, futuro e controllo


Il volume si occupa di come le persone gestiscono e controllano il proprio futuro e le proprie scelte. Per fare delle scelte e agire di conseguenza è necessario avere dei desideri e dei progetti. La percezione di controllo e di influenza sulla propria vita e sul proprio futuro incide fortemente sulla determinazione e sulla propensione all'azione di ciascuno. Le storie sembrano avere un ruolo decisivo in questo senso facilitando l'autonomia nel dare significato all'esperienza e lo sviluppo di competenze utili a immaginare il proprio futuro e fare scelte. L'orientamento è il principale dispositivo usato per favorire questi processi. Percorsi di orientamento capaci di usare le narrazioni come stimoli e come prodotti rispondono alla nuova funzione attribuitagli. Il ruolo dell'orientamento, infatti, in una società velocizzata e poco stabile è quello di favorire lo sviluppo di competenze di empowerment che consentano di divenire autori della propria vita e della propria identità. Il metodo proposto a questo fine è quello dell'orientamento narrativo.


OECD, Closing the Gender Gap. Act now

Presentato a Parigi lo scorso 17 dicembre, nell’ambito dell’omonimo Forum sul divario di genere, il rapporto dell’OCSE lancia un messaggio particolarmente importante in questa fase critica dell’economia mondiale: una maggiore occupazione femminile può essere un apporto fondamentale per il rilancio della produttività e della crescita economica. In particolare, in Italia - terzultima tra i Paesi OCSE per la presenza femminile sul mercato del lavoro – si stima che se nel 2030 tale presenza raggiungesse una percentuale pari a quella maschile si avrebbe una crescita della forza lavoro pari al 7%, ed un aumento dell’1% del Pil pro-capite su base annua. Quattro gli ambiti in cui il rapporto concentra la sua analisi: le politiche pubbliche, l’istruzione, l’occupazione e l’imprenditorialità. I principali messaggi rivolti ai decisori politici: l’uguaglianza di genere nell’istruzione produce effetti positivi sulla crescita economica; occorre controbilanciare le tendenze ad un apprendimento connotato per genere (ad esempio, indirizzare le ragazze verso la matematica e le scienze); una valida assistenza per l’infanzia è un fattore decisivo per aumentare l’occupazione femminile; le politiche di sostegno alla creazione d’impresa femminile devono riguardare tutte le aziende e non solo le start-up e le PMI.


CEDEFOP, Working and ageing. The benefits of investing in a ageing workforce

Il 2012 è stato l’anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà intergenerazionale. A conclusione di questo anno, il Cedefop pubblica un volume - il terzo della serie “Working and ageing” – che raccoglie e organizza i contributi del workshop internazionale Learning later in life – uncovering the potential of investing in an ageing workforce, organizzato in collaborazione con la Commissione europea nel settembre 2011. L’importanza e il valore di investire nell’invecchiamento attivo è il tema centrale del volume, che si rivolge ai decisori politici e al mondo del lavoro per mostrare, attraverso casi concreti, l’apporto positivo che può derivare da una forza lavoro in età avanzata. Si tratta di un investimento che, come sottolineano alcuni autori, richiede un approccio integrato, in quanto riguarda aspetti diversi, che vanno, ad esempio, dalla cura della salute sul luogo di lavoro a pratiche di apprendimento intergenerazionale.

Sito web: www.euroguidance.it/


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