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Agenzie di rating: Strasburgo ha stabilito i nuovi perimetri

Data: 22/01/2013

Un regolamento e una direttiva approvati dal Parlamento europeo determinano tempi e modi per la valutazione del debito pubblico e dello stato di salute finanziaria di aziende private. Si possono chiedere i danni per i pareri infondati.


16 Gennaio 2013


Una normativa che tende a mitigare gli effetti dei giudizi di Standard & Poor's, Moody's e Fitch: approvata dal Parlamento europeo la relazione di Leonardo Domenici sul regolamento per le agenzie di rating (con 579 voti a favore, 58 contrari e 60 astensioni) e quella sulla direttiva correlata (con 599 voti a favore, 27 contrari e 68 astenuti).

Le nuove regole votate in prima lettura sulla base della procedura della codecisione, già concordate con il Consiglio, stabiliscono quando e come le agenzie di valutazione del credito possono emettere rating sul debito pubblico e sullo stato di salute finanziaria delle aziende private.

Le agenzie potranno emettere rating non richiesti sul debito sovrano soltanto in periodi specifici e per prevenire conflitti d'interessi è fissato un tetto alle quote azionarie che le agenzie possono possedere negli enti di cui devono stilare la valutazione.
È introdotta anche la possibilità per gli investitori di richiedere i danni per rating che si rivelano infondati e danneggiano i loro interessi.

Per il relatore Leonardo Domenici «con il nuovo regolamento facciamo passi in avanti: le novità introdotte sono coerenti con l'ispirazione di fondo di questo provvedimento che è di favorire il rating interno, di avere una pluralità di voci affidabili e comparabili al servizio degli investitori e di mettere in discussione l'oligopolio che ha caratterizzato fino ad oggi l'offerta del rating».

Le norme in sintesi
Rating non richiesti sul debito sovrano potranno essere pubblicati due o tre volte l'anno, in date stabilite in precedenza dalle stesse agenzie alla fine dell'anno precedente.
Tali rating potranno essere pubblicati solo dopo la chiusura dei mercati europei e almeno un'ora prima dell'apertura.
Gli investitori che basano le loro attività sui rating potranno citare in giudizio un'agenzia nel caso che la notazione emanata sia in contrasto con le nuove regole previste da questa legislazione, sia intenzionalmente sia per forte negligenza, indipendentemente dalla presenza di una relazione contrattuale fra le parti.
Tali violazioni includono anche la pubblicazione di una notazione compromessa da un possibile conflitto d'interessi.
Per ridurre l'eccessivo affidamento sui rating, i deputati chiedono agli istituti di credito e a quelli privati d'investimento di sviluppare al loro interno le capacità per valutare il rischio creditizio.
Entro il 2020, nessuna legislazione europea dovrà più fare riferimento a rating esterni e le istituzioni finanziarie non saranno più obbligate a vendere automaticamente in caso di rating verso il basso.
Un'agenzia di rating dovrà astenersi dal pubblicare rating, o informare il pubblico sull'esistente conflitto d'interessi, nel caso in cui un azionista o un socio, in possesso di almeno il 10% dei diritti di voto, abbia investito nel soggetto valutato.
Le nuove regole impediscono a qualsiasi persona di possedere più del 5% di diverse agenzie, salvo che queste non appartengano allo stesso gruppo.

Domenici: ci sarà ancora da lavorare
Il relatore del dossier, Leonardo Domenici, che si è soffermato a sottolineare alcuni elementi, come il calendario preventivo per i rating unsolicited, la trasparenza delle metodologie utilizzate, un percorso per una valutazione interna Ue sull’affidabilità di credito dei paesi membri e, in prospettiva, la possibilità di istituzione di un’agenzia europea pubblica per il rating del debito sovrano, «ci sarà ancora da lavorare soprattutto in fase di applicazione: abbiamo bisogno di verificare conseguenze indesiderate e di raggiungere quegli obiettivi per riformare i mercati e avere un sistema finanziario più trasparente, più responsabile e più democratico».

Sito web: http://www.europarlamento24.eu/01NET/HP/0,1254,72_ART_2293,00.html


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