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Data: 05/02/2013

Chi è agricoltore attivo e chi è piccolo
Prevista maggiore flessibilità per gli Stati Membri con la possibilità di individuare, in base a criteri oggettivi, la figura di agricoltore attivo, fatta salvo una lista negativa di soggetti esclusi; incrementata poi la flessibilità tra i primi due pilastri della riforma che si tradurrà nella possibilità per gli Stati Membri di trasferire fino al 15% di fondi dal primo al secondo.

Tra le altre modifiche introdotte, i piccoli agricoltori riceveranno un importo totale fino al 15% della dotazione nazionale per i pagamenti diretti (la Commissione proponeva il 10%), mentre per i giovani agricoltori le eventuali risorse non spese potranno essere trasferite ai nuovi entranti.
Il sostegno accoppiato riguarderà tutti i prodotti agricoli, con priorità ai prodotti che già hanno beneficiato del sostegno nel periodo 2010-2013, per un ammontare di risorse pari al 15% del massimale nazionale degli aiuti diretti.
Il tetto agli aiuti verso l'alto (capping) prevede l'esclusione per le imprese cooperative.

Misure di mercato
I prezzi di riferimento degli strumenti dell'intervento pubblico e dell'ammasso privato potranno essere aggiornati anche in funzione della produzione, dei costi dei fattori produttivi e delle tendenze dei mercati.

L'intervento pubblico reintroduce il grano duro tra le produzioni beneficiarie, mentre l'aiuto all'ammasso privato potrà essere attivato anche in seguito a variazioni dei costi medi di produzione, a situazioni aventi un impatto significativo sui margini di profitto dei produttori, alla stagionalità della produzione in alcuni Stati Membri.

Singoli settori
Gli aiuti per l'olio d'oliva saranno indirizzati, così come previsto per l'ortofrutta, alle organizzazioni di produttori e all'interprofessione con l'inclusione di una serie di attività innovative all'interno dei programmi triennali.
Le associazioni ortofrutticole potranno gestire fondi di esercizio, attuare e presentare programmi operativi al cui interno, i prodotti trasformati potranno beneficiare della misura del ritiro dal mercato.
I programmi di sostegno nel vino si arrichiscono di nuove misure di ricerca e sviluppo, mentre la promozione viene estesa anche al mercato interno.
Sempre sul vino, i diritti d'impianto dei vigneti saranno prorogati fino al 2030.

Organizzazioni produttive più forti

In generale, le organizzazioni di produttori rafforzano il loro ruolo e la loro efficacia sia perché riconosciute per tutti i settori sia per le loro attività ampliate e innovate rispetto alla proposta del novembre 2011.
Le stesse per essere riconosciute dovranno possedere un numero minimo di soci ed un minimo di volume produttivo commercializzabile.

Paese d'origine in etichetta
Sul fronte commerciale e della trasparenza un emendamento reintroduce l'obbligo del paese di origine in etichetta per i prodotti ortofrutticoli venduti freschi che era scomparso nelle proposte della Commissione esecutiva.

Le regole approvate nel pacchetto latte sono estese a tutti i prodotti sia sul fronte contrattualistico sia per quanto riguarda il principio della programmazione produttiva ampliato a tutti i prodotti di qualità certificata.


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