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Data: 05/04/2013

Il corso “business” invece si focalizza sugli aspetti commerciali della lingua. Oltre che al lato tecnico dovrebbe puntare anche sulla competenza interculturale per operare sui mercati esteri comprendendo bene i codici di comportamento.
Lo stesso vale per un corso specifico sulla lingua giuridica o medica. Entrambi possono essere combinati con un corso generale che punta ad aumentare le capacità comunicative.


4. Tipo di scuola

Esistono due tipologie di istituti che erogano corsi di formazione linguistica: da un lato le università ed i college, dall’altro le scuole private di lingua.

Le università ed i college offrono prevalentemente corsi propedeutici per nuove matricole.
Le classi sono composte da 15 a 30 studenti che svolgono un programma per sostenere esami quali IELTS o TestDaF.
Pur prevedendo poche attività collaterali, questa soluzione è ideale per conoscere in anticipo il campus e la vita studentesca della futura università.
È interessante aggiungere che durante le vacanze estive numerose università organizzano anche “Summer School”. Si tratta di corsi senza finalità d’esame ai quali possono accedere anche persone non-universitarie interessate alla cultura in generale.

Le scuole private di lingua si rivolgono ad un pubblico molto più ampio: dal minorenne all’adulto over 50, dal professionista alla persona interessata a civiltà e letteratura.
L’offerta formativa è estremamente varia e mira a soddisfare molteplici interessi: dalla lingua generale a quella commerciale, dal corso “lingua e sport” a quello “lingua e natura”, da corso standard fino all’individuale superintensivo “1 to 1”. Il numero degli studenti per classe varia mediamente tra i 6 e 12.
Ogni scuola propone un servizio di assistenza ed un programma culturale per consentire a qualsiasi studente di sentirsi a proprio agio e di familiarizzare con il paese ospitante.


5. La durata

Per tutti è il proprio ritmo di apprendimento a definire la scelta di un corso. C’è chi memorizza e mette in pratica velocemente e chi, invece, ha bisogno di più tempo.

La durata consigliata dipende poi naturalmente dal livello di partenza. Con un livello da principiante o basso, un miglioramento netto richiede più tempo.

Un corso all’estero dovrebbe durare, al minimo, due settimane. Vale di più che imparare a memoria vocaboli e grammatica a casa, dove non c’è possibilità di praticare attivamente la lingua.
La prima settimana è dedicata al richiamo degli elementi acquisiti in passato; poi, a partire dalla seconda, si entra in piena fase di crescita.

Se un corso serale annuale dura circa 90 ore, con un corso intensivo di 2 settimane all’estero, pari a 60 ore, si ottengono risultati maggiori dato che la lingua straniera si usa 24 ore.

Questa considerazione è ancor più valida per chi intende sostenere una prova di certificazione della conoscenza della lingua come Cambridge, Goethe, DELE, DALF, ecc. Generalmente la preparazione del primo livello d’esame richiede tra le 350 e le 600 ore di lezione, corrispondenti a 4-5 anni di corsi serali nel proprio Paese, pertanto grazie ad un corso all’estero bastano da tre a quattro mesi.


6. Il metodo di apprendimento moderno

Oggi l’apprendimento della lingua straniera si basa su un mix di metodi che aiutano nella padronanza sia attiva sia passiva. Fin dall’inizio l’insegnamento deve puntare sulle situazioni comunicative permettendo agli studenti di raggiungere l’autonomia al più presto.

Basilare per questo è il dialogo con l’insegnante e tra gli studenti. Ma sono necessari naturalmente anche esercizi, spiegazioni grammaticali, compiti scritti perché costringono a ragionare e ad esercitarsi familiarizzando con la struttura della lingua.

Un apprendimento al passo con i tempi prevede oggi l’utilizzo di vari metodi durante le lezioni. L’insegnante cambia il ritmo della lezione introducendo giochi di ruolo, lettura di giornali, presentazioni individuali, lavoro di gruppo, l’uso di radio, video, canzoni, Internet. Brevi test consentono di controllare i progressi.


7. Scegliere la serietà

Una scuola che opera all’insegna della qualità, pone allo studente le domande: “Che cosa? In quanto tempo? Per che cosa?” al fine di proporre un’offerta su misura.
Inoltre richiede l’esecuzione di un breve test scritto per stabilire qual è all’inizio il livello reale dello studente.
Il primo giorno del corso la scuola realizza un test più approfondito per verificare se il livello stabilito a distanza corrisponde veramente a quello posseduto.
In seguito avviene l’inserimento dello studente nella classe del livello corrispondente.


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