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Lingue straniere. Scegliere il corso di lingua più appropriato

Data: 05/04/2013

Lingue straniere
di Gianluigi Rago - Language Counsellor


Scegliere il corso di lingua più appropriato

Se si domanda a studenti o a chi è già inserito nel mondo del lavoro, che cos’altro vorrebbero sapere e imparare, si riceve spesso la stessa risposta: le lingue straniere.
Parlare una lingua produce infatti molti effetti positivi: moltiplica le possibilità di carriera, rende più piacevoli i viaggi a scopo turistico e contribuisce enormemente a rinforzare l’autostima.
Aiuta a superare senza problemi gli esami a scuola o all’università.
Permette di imporsi con clienti e partner commerciali stranieri.
Apre nuovi orizzonti verso una cultura diversa.

Il modo migliore per imparare a parlare in maniera sciolta è senza dubbio un corso all’estero. Gli esperti sono tutti concordi nel ritenere che anche una breve permanenza all’estero valga di più che imparare a memoria vocaboli e grammatica a casa.

Coloro che vogliono frequentare un corso di lingua all’estero si trovano però subito davanti ad un problema: scegliere fra una miriade di offerte.
Per scegliere bene bisogna procede con sistema.


1. Definire le esigenze e gli obiettivi

La lingua serve per superare un esame?
Per leggere dei testi?
Per poter lavorare al telefono con clienti stranieri?
Per gestire degli affari inclusa la trattativa?
Per addentrarsi nelle lingue specialistiche, ad esempio quelle di giuristi o medici?
Per parlare con disinvoltura con gli amici stranieri?

Ogni esigenza porta a scelte diverse.
Per superare l’esame può essere sufficiente un corso superintensivo basato su grammatica e comprensione; per poter svolgere bene una trattativa commerciale, invece, serve un corso individuale con forti aggiunte su modo di pensare, modo di comportarsi e altre modalità tipiche del mondo economico.
Per poter parlare senza problemi con gli amici e visitare il paese senza imbarazzo, può essere sufficiente un corso “leggero” di 2 settimane.


2. Le mete

Scegliere la località giusta per studiare aiuta notevolmente.
La grande città dispone di un’ampia offerta culturale ma è dispersiva e implica tempi morti per gli spostamenti.
Nella piccola città il contatto con gli abitanti avviene in modo facile ma la sera la scelta può essere limitata ad un cinema e qualche pub.

Un corso può essere l’occasione per visitare posti lontani ed esotici: per lo spagnolo si arriva fino a Ushuaia (Terra del fuoco), per il francese fino a Tahiti, per l’inglese fino a Sydney e Auckland, per il cinese a Shanghai, per l’arabo a Dubai.
Occorre però poter sostenere il prezzo del biglietto aereo e disporre almeno di 4 settimane.

Anche in Europa la scelta per la stessa lingua spazia: da Berlino a Vienna a Zurigo (tedesco), da Edimburgo a Londra, da Dublino a La Valletta (inglese), da Parigi a Cannes a Bordeaux (francese), da Barcellona a Salamanca, da Siviglia a Valencia (spagnolo), da Mosca a San Pietroburgo a Riga (russo).
Per non parlare di tante città, piccole ma non meno attraenti, che sono diventate le nuove mete per corsi di lingua grazie anche ai voli economici che collegano sempre più spesso le medie città europee.


3. La scelta del corso adatto

Il mercato dei corsi di lingua offre soluzioni per tutte le esigenze e le tasche:

• corso standard (da 15 a 20 lezioni/settimana);
• corso intensivo (da 25 a 30 lezioni/settimana);
• corso individuale (da 10 lezioni in su);
• corso estivo combinato ad un’altra attività (danza, sport, letteratura ecc.);
• corso di lingua commerciale;
• corso per prepararsi agli esami linguistici riconosciuti;
• corso per l’accesso all’università straniera;
• corso di lingua specifica (per giuristi, medici, ingegneri ecc.);
• corso di aggiornamento per insegnanti;
• corso per bambini e ragazzi (teenager) con attività sportive, culturali, ecc.;
• corso seguito da tirocinio professionale.

Il corso standard si presta per rinfrescare le conoscenze scolastiche e per migliorare la parte attiva della lingua.
La frequenza prevede 4 lezioni mattutine per 5 giorni in classi internazionali e consente di aumentare il vocabolario e la prontezza nella situazioni quotidiane.
Con l’aggiunta di due pomeriggi in un minigruppo ci si può preparare in modo mirato per un esame.
Se si dispone di poco tempo, conviene una formula intensiva o superintensiva fino a 8 ore di lezione. Rapidamente accresce la padronanza della lingua ma non lascia un minuto di tempo libero.

Un corso generale da 15 a 20 lezioni in estate comprende sempre un’offerta collaterale nel pomeriggio composta da escursioni, incontri ed altre attività. Permette di conoscere meglio i luoghi e la cultura del paese visitato, unendo l’utile al dilettevole.


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