English version

Catena agroalimentare: parte il progetto di semplificazione normativa

Data: 14/05/2013

Obiettivo, passare da 70 a 5 leggi. La Commissione europea propone un pacchetto normativo fondamentale per modernizzare, semplificare e rafforzare la catena, sburocratizzandola. Dal 2016.


06 Maggio 2013

La Commissione europea ha adottato una serie di provvedimenti per rafforzare l'applicazione delle norme in tema di salute e sicurezza lungo tutta la catena agroalimentare. Il pacchetto di provvedimenti prevede un'impostazione della tutela della salute moderna, semplice e più orientata alla gestione dei rischi e strumenti di controlli più efficaci per garantire l'effettiva applicazione delle norme che inquadrano il funzionamento della catena alimentare.

La normativa Ue che disciplina attualmente la catena alimentare consta di quasi 70 atti legislativi. Il pacchetto di riforme adottato ridurrà l'intera normativa Ue a 5 atti legislativi e diminuirà la burocrazia legata a processi e procedure cui sono soggetti agricoltori, allevatori e operatori del settore alimentare (produttori, trasformatori e distributori), così da agevolare lo svolgimento delle loro attività professionali.

Benefici per imprese e consumatori
Le imprese trarranno benefici dall'applicazione di regole più semplici, basate sulle conoscenze scientifiche e su criteri di gestione del rischio, che saranno all'origine di processi più efficienti, di una riduzione degli oneri amministrativi e di provvedimenti atti a finanziare e rafforzare il controllo e l'eradicazione delle malattie animali e dei parassiti dei vegetali. I consumatori beneficeranno di prodotti più sicuri e di un sistema più efficiente e trasparente di controllo della catena agroalimentare.

Il pacchetto normativo della Commissione sarà esaminato da Parlamento europeo ed il Consiglio, che prenderanno posizione in materia. Si prevede che il pacchetto normativo entrerà in vigore nel 2016.

Controlli ufficiali

1. La Commissione ha riconosciuto l'esigenza di rendere più efficaci gli strumenti a disposizione delle autorità competenti degli Stati membri per verificare sul campo il rispetto della normativa dell'Ue (attraverso controlli, ispezioni e prove).
2. I recenti scandali alimentari hanno dimostrato ancora una volta la necessità di iniziative più efficienti delle autorità responsabili per tutelare contemporaneamente i consumatori e gli operatori onesti dai rischi, anche economici, che possono derivare dalla violazione delle norme lungo tutta la catena agroalimentare.
3. Le nuove regole rispecchiano un'impostazione maggiormente basata su criteri di gestione del rischio e consentono quindi alle autorità competenti di concentrare le proprie risorse sulle questioni e sui problemi più rilevanti.
4. Il vigente sistema di tasse destinate a finanziare l'attuazione effettiva di tali controlli in un sistema che sia sostenibile lungo tutta la catena agroalimentare verrà esteso ad altri settori di tale catena, che attualmente non vi sono soggetti.
5. Al fine di proteggere la loro concorrenzialità, le microimprese saranno esonerate dall'obbligo di pagare tali tasse, ma non da quello relativo ai controlli.
6. Agli Stati membri verrà anche richiesto di integrare pienamente i controlli antifrode nei rispettivi piani nazionali di sorveglianza, nonché di garantire che le sanzioni pecuniarie imposte nei casi di frode si prefiggano veramente finalità dissuasive.

Sanità animale
1. Il pacchetto normativo introdurrà un unico testo legislativo per la disciplina della salute degli animali nell'Ue fondato sul principio "prevenire è meglio che curare".
2. La nuova disciplina intende migliorare le norme in tema di sanità animale e prevede un sistema comune più efficace di sorveglianza e controllo delle malattie per far fronte ai rischi inerenti alla salute e alla sicurezza di alimenti e mangimi in modo coordinato.
3. La maggiore efficacia di tale sistema, associata ad un miglioramento delle norme in tema di identificazione e registrazione degli animali, permetterà a tutti coloro che lavorano per proteggere la nostra catena agroalimentare, tra cui agricoltori e veterinari, una rapida capacità di reazione per limitare la diffusione delle malattie, minimizzando in questo modo le ripercussioni sul bestiame e sui consumatori.
4. La nuova disciplina della salute animale prevede inoltre una classificazione e una graduatoria di priorità per le malattie che richiedono un intervento a livello di Ue, rendendo così possibile un'impostazione più orientata alla gestione dei rischi ed un uso più efficace delle risorse.
5. La normativa prevede un grado di flessibilità sufficiente per adeguare le misure in tema di sanità animale sia ai tipi ed alle dimensioni delle diverse strutture sia alle diverse circostanze locali, in particolare per quel che riguarda le prescrizioni in tema di registrazione e autorizzazione delle strutture, nonché di detenzione di animali e di prodotti.


•   altre informazioni


Pagina precedente