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Data: 14/05/2013

6. Ad un livello più ampio la normativa richiede la solidità e la flessibilità necessarie per garantire una risposta efficace da parte di tutta l'Unione in caso di cambiamenti climatici significativi, fornendoci così gli strumenti per far fronte a rischi nuovi e sconosciuti e per adeguarci rapidamente ai nuovi progressi scientifici ed alle norme internazionali in materia.

Salute delle piante
1. Il valore annuale delle colture nell'Unione europea ammonta a 205 miliardi di euro. Senza la tutela garantita dalla normativa in tema di salute delle piante tale settore subirebbe gravi danni economici.
2. L'agricoltura, le foreste ed il patrimonio naturale dell'Europa sono minacciate da parassiti e malattie delle piante. La presenza di nuove specie nocive è aumentata in seguito alla globalizzazione del commercio ed al cambiamento climatico.
3. Per evitare la diffusione di nuovi parassiti nell'Unione e per tutelare sia i coltivatori che il settore forestale la Commissione propone di potenziare la disciplina vigente in tema di salute delle piante.
4. Ne deriva una maggiore attenzione ai flussi commerciali ad alto rischio provenienti da paesi terzi e un miglioramento della tracciabilità del materiale vegetale nel mercato interno.
5. La normativa introduce inoltre meccanismi più efficaci di sorveglianza e di eradicazione precoce dei focolai di nuove specie di parassiti e prevede una compensazione economica per i coltivatori danneggiati da tali organismi nocivi da quarantena.

Materiale riproduttivo vegetale, sementi comprese
1. Il 60% del valore delle esportazioni di sementi a livello mondiale proviene dall'Ue.
2. La normativa prevede regole più semplici e flessibili per la commercializzazione delle sementi e di altro materiale riproduttivo vegetale, con l'obiettivo di garantire la produttività, l'adattabilità e la diversità della produzione vegetale e forestale europea e di agevolarne gli scambi commerciali.
3. L'ampia scelta di materiale riproduttivo e la maggior efficacia delle prescrizioni relative alle prove contribuiranno alla tutela della biodiversità e ad una selezione vegetale che concorra ad un'agricoltura sostenibile.
4. L'uso delle sementi nei giardini privati non è regolato dalla legislazione Ue ed i coltivatori privati possono continuare ad acquistare qualsiasi materiale vegetale ed a vendere le loro sementi in piccole quantità. La normativa chiarirà inoltre che qualsiasi coltivatore non professionista (ad esempio quelli privati) può scambiare sementi con altri privati senza essere soggetto all'applicazione delle norme del regolamento in esame.
5. La nuova normativa mira ad introdurre una scelta più ampia per gli utilizzatori, che comprenda nuove varietà migliorate e controllate, materiale non rientrante nella definizione delle varietà (materiale eterogeneo), varietà tradizionali e materiale per mercati di nicchia.
6. In linea con il programma della Commissione per il miglioramento della legislazione, le nuove regole prendono tuttavia in considerazione il tipo di materiale, le condizioni di produzione e le dimensioni delle strutture imprenditoriali coinvolte. Per questo motivo le regole che disciplinano le varietà tradizionali ed il materiale eterogeneo prevedono solamente obblighi di registrazione ridotti. Tali categorie sono esonerate dagli obblighi di prova e da altre prescrizioni previste dalla normativa.
7. Gli oneri amministrativi sono stati inoltre ridotti per le microimprese, che possono commercializzare qualsiasi tipo di materiale come "materiale per mercati di nicchia" senza obbligo di registrazione.
8. Le microimprese sono altresì di norma esonerate dalle spese di registrazione.


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