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Data: 26/07/2013

L’iniziativa di eccellenza – una storia di successo dal 2005/2006

Nel 2005 venne approvata dal governo e dagli enti regionali la cosiddetta “iniziativa di eccellenza”, da un lato per favorire la ricerca di punta presso singole università e dall’altro per rafforzare la reputazione internazionale della Germania come protagonista della formazione accademica e della ricerca. Dal 2006 ad oggi sono stati stanziati in totale 4,6 miliardi di euro. Ciò che consegue da questa iniziativa è non solo una maggiore competitività nel panorama scientifico internazionale, ma anche il consistente afflusso di ricercatori stranieri verso la Germania. Dal 2005 si riscontra un aumento del 30% pari a 30.000 ricercatori. In questo quadro, l’Italia si colloca al terzo posto, dopo Cina e Austria. Spagna, Polonia e Malesia sono solo alcuni dei Paesi che hanno seguito l’idea dell’iniziativa di eccellenza, un segnale che la Germania ha imboccato la strada giusta per favorire lo sviluppo della scienza e della ricerca.


La Germania investe 70 miliardi di Euro all’anno nella ricerca e nello sviluppo.

Con una spesa complessiva di 70 miliardi di euro nel 2010 per la ricerca e lo sviluppo (che equivalgono al 2,82% del PIL), la Germania si avvicina all’obiettivo del 3% varato con la strategia di Lisbona (2000), o più precisamente con il programma “Europa 2020”. La spesa del governo per la ricerca e lo sviluppo ammonta in totale a 12,8 miliardi di euro (2010). Tra le principali istituzioni di ricerca che beneficiano di questo sostegno vi sono: la società Helmholtz (budget annuale 3 miliardi di euro), la fondazione tedesca per la ricerca DFG (2,3 miliardi di euro), la società Fraunhofer (1,65 miliardi di euro), la società Max Planck (1,46 miliardi di euro) e la società Leibnitz (1,38 miliardi di euro).


Maggiori informazioni:
www.excellence-initiative.com/start
www.research-in-germany.de
Fonte: www.bmbf.de/1321.php


Fonte: Eurocultura.


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