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Data: 05/02/2007
Newsletter della Rappresentanza in Italia della Commissione europea
punto del DirettoreInsieme, contro la pena di morte!
Dopo due tentativi falliti [1994 e 1999], l'Italia potrebbe vincere finalmente la battaglia per ottenere il voto - a maggioranza - dell'Assemblea delle Nazioni Unite a favore della moratoria in tutto il mondo delle esecuzioni capitali.
In poco meno di un mese, l'azione avviata da Marco Pannella dopo l'impiccagione di Saddam Hussein ha raccolto significativi consensi prima in Europa e poi nel mondo.
Aiutato dal consenso bi-partisan di quasi tutte le forze politiche italiane, il governo Prodi ha ottenuto innanzitutto il consenso della Commissione europea e della presidenza tedesca e poi dei ministri della giustizia e dell'interno nella riunione informale di Dresda [16 gennaio].
Qualche giorno dopo, nella sede formale della riunione dei ministri degli esteri, l'iniziativa del governo italiano ha incontrato as usual l'ostruzionismo esplicito di britannici e polacchi e quello implicito di danesi, olandesi e ungheresi e così la richiesta di D'Alema di adottare una posizione comune è stata iscritta all'ordine del giorno di una meno impegnativa colazione di lavoro.
Un'ampia maggioranza di deputati europei [591 a favore, 45 contrari e 31 astenuti] ha approvato una risoluzione nella quale si condanna la pena di morte "in tutti i casi ed in tutte le circostanze" poiché la sua abolizione "contribuisce a rafforzare la dignità dell'uomo ed il progressivo sviluppo dei diritti dell'uomo".
Da parte sua, la presidenza tedesca ha lanciato un appello "a tutti i governi di tutti i paesi che ancora applicano la pena di morte perché lavorino per la sua abolizione in ogni circostanza" aggiungendo significativamente che "la lotta contro il terrorismo non può mai essere una causa di giustificazione per introdurre o ripristinare la pena di morte".
Sito web: http://ec.europa.eu/italia/newsletter/15_giorni/10c671a7722.html
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